Plauderei

Chiacchiere

1926

Anno di accessione ante 1983

Olio su tela, 51 x 47 cm

Firmato e datato sul recto in basso a sinistra: «VK 26»; firmato, datato e intitolato sul verso: «VK / n° 368/1926 “Plauderei”» (fig. 1)

Collezione Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte

Deposito a lungo termine Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino

Inv. CC.13.P.KAN.1926.A119

Provenienza: Galerie Nierendorf, Berlino (?); Rudolf Bauer, Berlino; The Solomon R. Guggenheim Foundation, New York; Sotheby’s, Londra, Catalogue of Fifty Paintings by Vasily Kansinsky: The Property of the Solomon R. Guggenheim Foundation, Sold by Order of the Trustees, 30 giugno 1964 (lot. 23); Nathan Cummings, Chicago; Collezione Fedeli, Italia; Heinz Berggruen, Parigi; collezione privata, Svizzera; Lefevre Gallery, Londra.

Esposizioni: Stoccarda 1928; New York 1939 (n. 278, ill.); New York e sedi varie 1945-1946 (n. 89); Boston e sedi varie 1952 (n. 37); Londra 1973 (n. 2, ill.); Rivoli-Torino 2017 (p. 313).

Bibliografia: Grohmann 1959, pp. 293, 336 ill.; Roethel, Benjamin 1982-1984, vol. II, p. 753, ill., tav. 811; Christov-Bakargiev 2021, vol. II, p. 686.

«Il cerchio è la sintesi delle più grandi opposizioni. Combina il concentrico e l’eccentrico in un’unica forma e in equilibrio. Delle tre forme primarie [triangolo, quadrato e cerchio], indica più chiaramente la quarta dimensione».

(Vasilij Kandinskij, 1926)

Fig. 1 Il verso del dipinto.

Kandinskij intitola Plauderei (Chiacchiere) una delle ultime opere che inserisce per l’anno 1926 nel suo catalogo manoscritto dei dipinti (con il numero 368). La realizza a Dessau, in Germania, dove si trova a causa del trasferimento del Bauhaus, avvenuto l’anno precedente: presso l’istituto continua infatti a insegnare disegno analitico e teoria della forma1. A Dessau condivide con Paul Klee una Casa per maestri doppia, dotata di giardino, la stessa in cui i due artisti, nella primavera seguente, tengono lezioni di pittura da cavalletto. Il 1926 è l’anno in cui vede la luce il volume Punkt und Linie zu Fläche (Punto, linea, superficie), il nono della serie dei Bauhaus Bücher (Libri del Bauhaus). Pubblicato in gennaio, è il secondo importante trattato dell’artista, a 14 anni di distanza da Über das Geistige in der Kunst (Lo spirituale nell’arte). Nel dicembre dello stesso anno cade anche il sessantesimo compleanno di Kandinskij, celebrato con mostre speciali a Braunschweig, Dresda e altre città tedesche.

Come in Einige Kreise (Alcuni cerchi), Akzent in Rosa (Accento in rosa), In sich (In sé) e Gelber Kreis (Cerchio giallo)2, tutte tele del 1926, anche Plauderei presenta forme circolari: oltre a quella rossa che occupa il centro del dipinto, se ne riconoscono altre al suo interno e nei due riquadri rettangolari agli angoli, mentre fasce di linee parallele ancorano i quattro angoli, richiamando i diagrammi per le ripetizioni di linee rette in Punkt und Linie zu Fläche. Le forme circolari sono oggetto anche di riflessioni teoriche e carteggi coevi di Kandinskij: «Il cerchio è la sintesi delle più grandi opposizioni. Combina il concentrico e l’eccentrico in un’unica forma e in equilibrio. Delle tre forme primarie [triangolo, quadrato e cerchio], indica più chiaramente la quarta dimensione»3.

Plauderei è esposto nel 1928 alla Kunsthaus Schaller di Stoccarda. Nel 1939 la Solomon R. Guggenheim Foundation di New York lo acquista dal gallerista e artista Rudolf Bauer e nel giugno dello stesso anno4 l’opera è inclusa nella presentazione ufficiale della Collezione Guggenheim. Bauer, con tutta probabilità entrato in possesso del quadro tramite la Galerie Nierendorf di Berlino, aveva cominciato ad acquistare Kandinskij nel 1929, anche se con Hilla von Rebay conobbe l’artista solo nel 19305.

Negli anni successivi Kandinskij continua a insegnare al Bauhaus, nonostante la chiusura forzata a Dessau voluta dai nazisti e il temporaneo trasferimento della scuola a Berlino. Nel 1933 decide di lasciare la Germania per la Francia, stabilendosi a Neuillysur-Seine, appena fuori Parigi, dove risiederà dal 1934 al 1944, anno della sua morte.

Il dipinto era allestito, insieme a Herbst bei Murnau e Brauner Ecke, nella cosiddetta camera da letto «della madre» della villa di Rivoli, dove, accanto al letto, Cerruti conservava una copia del volume del 1959 Wassily Kandinsky: Life and Work di Will Grohmann.

[Vivian Endicott Barnett]

1 Weissbach 2015, vol. I, pp. 48, 49.

2 Roethel, Benjamin 1982-1984, vol. II, nn. 767, 769, 774, 779.

3 Grohmann 1959, p. 188.

4 V. E. Barnett, Rereading the Correspondence: Rebay and Kandinsky, in New York e sedi varie 2005-2006, pp. 86-100.

5 New York 1939, n. 278 Round.