THE COLLECTION – LA COLLEZIONE

Fin dalla nascita del Museo la Collezione Permanente è il perno intorno al quale gira tutta l’attività istituzionale. L’inaugurazione nel 1984, affidata alla mostra Ouverture, curata dall’allora direttore del Museo Rudi Fuchs e proprio ideata come modello di collezione internazionale e articolata nelle sale storiche del primo e secondo piano, ha gettato le basi di quella che è diventata negli anni la collezione permanente. 

Una delle specificità della collezione del Castello di Rivoli è data dallo stretto rapporto che il Museo ha instaurato con gli artisti.  È fondamentale poter scegliere con loro le opere più rappresentative e allestirle al meglio. Questo stretto rapporto tra Museo e artista ha portato negli anni a produrre grandi installazioni permanenti, appositamente realizzate per il Castello in un dialogo perfetto con le prestigiose vestigia architettoniche della storica Residenza.

La collezione è costantemente arricchita con l’impegno ad acquisire seguendo quattro concetti cardine: l’aderenza all’attività museale, la rilevanza internazionale, l’attenzione alle più attuali ricerche e la selezione di masterpiece nella produzione di ciascun artista.  La collezione documenta i momenti cruciali dello sviluppo dell’arte contemporanea in Italia e all’estero, dalla metà degli anni Sessanta fino alle più attuali tendenze. Unitamente al consistente numero di opere dell’Arte Povera il cuore della collezione è composto di opere dalla Transavanguardia alla Minimal, dalla Body alla Land Art fino alle più recenti tendenze internazionali e spaziando in diverse tematiche e geografie è venuta a costituire nel tempo la più grande collezione d’arte contemporanea in Italia. Il percorso deve continuare guardando il presente, la storia, la memoria, la società e sopratutto proiettandosi nel futuro.

Ogni opera è una rappresentazione di qualcosa, diversa dalla cosa in sé, questa differenza specifica è la sua ragione d’essere.