Che tu possa vivere tempi interessanti ai piedi dei monti. Come stare sotto il radar e sciare allo stesso tempo. The Piedmont Pavilion

… Pistoletto, Castella, Gozzano, Ricuperati, Mollino, Gasperl, Leotta, Perrone, Pellizza da Volpedo, Ceylan, Pinot Gallizio, Rama, Ghiotti, Simondo, Dionisio, a Fiat 500 from 1957, Olivetti, the orbiter of the Mars Rover, the Fiera del Tartufo, some Barolo wine, a new coffee machine for outer space and pre-cinema optical devices…

A cura di Marianna Vecellio

Combo, Campo dei Gesuiti, Cannaregio 4878

dall’8 maggio al 20 luglio, 2019

Inaugurazione: martedì 7 maggio 2019, dalle 17.00 alle 19.00

Applauso al mare, performance di Michelangelo Pistoletto, ore 18.00
In collaborazione con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli e Cittadellarte Fondazione Pistoletto

Mercoledì 8 maggio, ore 18.30

Pavilion / Papillon: the Use of National State Identities in the Cultural Field

Panel discussion con Carolyn Christov-Bakargiev, Taner Ceylan, Renato Leotta, Hans Ulrich Obrist, Markus Reyman, Gianluigi Ricuperati e Marianna Vecellio

 

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presentano Che tu possa vivere tempi interessanti ai piedi dei monti. Come stare sotto il radar e sciare allo stesso tempo. The Piedmont Pavilion, mostra nata da un concetto di Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente dell’omonima Fondazione. Curata da Marianna Vecellio, la mostra si sviluppa negli spazi di Combo Venezia che apre anch’esso il 7 maggio le proprie porte a viaggiatori e veneziani.

The Piedmont Pavilion presenta opere d’arte provenienti dalle Collezioni del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e della Collezione Sandretto Re Rebaudengo oltre a prodotti dell’industria e del territorio piemontese altrettanto iconici, come la Fiat 500 del 1957, la sonda orbitante TGO (Trace Gas Orbiter) della missione europea ExoMars, dispositivi ottici che hanno anticipato la nascita del cinema, ma anche una pregiata bottiglia di Barolo dalla cantina di Pinot Gallizio, un progetto d’artista degli anni cinquanta sulla Fiera del Tartufo e la storia di una rivoluzionaria macchina espresso per lo spazio.

Il Padiglione è costruito come una pièce teatrale, oppure come un governo immaginario.

Carolyn Christov-Bakargiev e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo affermano: “In un’epoca di globalizzazione e di digitalizzazione, dell’essere “in Piemonte a Venezia”, questa mostra “off” Biennale indaga il senso e il non senso delle affermazioni identitarie; vuole accogliere e raccogliere, non senza un tocco di umorismo, espressioni artistiche e creative piemontesi che ci parlano dell’essere incorporati, della vita urbana e rurale, quotidiana e cosmica, in stretta continuità, e di una certa condizione di esseri orfani e propositivi al contempo”.

Gianluigi Ricuperati afferma: “Lo sguardo gettato oltre la linea, al di là delle barriere e degli steccati, oltre le montagne, capace di esporsi al pensiero e alla relazione con l’altro da sé, non è forse questa la cifra più intima del Piemonte? E l’arte nella sua tensione verso l’altrove non è forse sempre stata la trama sotterranea che porta a dare senso all’insensato, come uno strumento ottico in grado di cogliere il dettaglio nascosto dietro il quale spesso si cela la smisuratezza dell’umano?The Piedmont Pavilion si offre all’occhio dell’osservatore come inedito spazio extraterritoriale e cross disciplinare, il tentativo giocoso e serissimo di ricomporre un ordito esistenziale coerente in un mondo sempre più caotico e dominato da identità provvisorie e violente, in cui solo l’effimero appare rassicurante”.

Il curatore Marianna Vecellio afferma: “The Piedmont Pavilion è un dispositivo e spazio molteplice, rete di connessione tra i fatti, gli esseri umani e le cose del mondo, capace di illustrare un luogo reale e falso allo stesso tempo. Un padiglione regionale che è anche transnazionale, una stratificazione temporale, storica, artistica, culturale, tecnologica che è anche un gioco, una falsa notizia, una pièce teatrale e un territorio che non esiste più come rappresentazione di un’area confinata, ma come un misuratore di esperienza”.In occasione della mostra saranno realizzate due opere inedite da Irene Dionisio e Renato Leotta. Le produzioni di queste nuove opere sono supportate dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.

The Piedmont Pavilion è un progetto promosso e organizzato da Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, realizzato con il contributo di Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo e Combo, con il sostegno di BIG Broker Insurance Group e Fondazione CRC e la collaborazione per i prestiti di Associazione Centro Studi di Letteratura, Storia, Arte e Cultura Beppe Fenoglio o.n.l.u.s., Lavazza, Museo Nazionale dell’Automobile, Museo Nazionale del Cinema, Thales Alenia Space (JV Thales/Leonardo), Museo Carlo Mollino.

 

La mostra è realizzata grazie al contributo di:

 

 

Con il sostegno di:

 

 

E la collaborazione per i prestiti di: