Progetti Speciali

Abi-tanti la moltitudine migrante

Avviato nel 2000 e inteso come work in progress, ABI-TANTI. La moltitudine migrante configura una moltitudine di oltre 15.000 pezzi in forma di umanoidi, contraddistinti dal differente aspetto esteriore, risultato ottenuto dall’assemblaggio di materiali eterogenei in una vasta gamma cromatica, sulla comune base lignea (assimilabile al DNA) e apparentati per famiglie.

Il progetto, che ha coinvolto migliaia di bambini e adulti in Italia e nel mondo, parte dal gioco per rimettere in gioco i concetti d’identità e differenza, incontro con l’altro, l’alterità, lo “straniero”, l’essere che giunge a noi dall’altro mondo, quasi un extraterrestre. ABI-TANTI. La moltitudine migrante è pensato per la piazza intesa come Agorà, luogo democratico dell’incontro e del confronto. L’installazione itinerante, nel suo lungo Tour partito da Torino nel 2000, si è ampliata, percorrendo tutta l’Italia e viaggiando in Europa e nel mondo, fino in Australia. Una continua migrazione che fa riferimento al superamento dell’idea di confine e delle barriere che separano gli individui e i popoli, in sintonia con le emergenze del tempo presente che richiedono nuovi pensieri e inedite modalità dello stare insieme, per progettare con gli strumenti culturali dell’arte e della creatività, un futuro aperto alla pace e alla speranza.

Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea


Paola Zanini Responsabile,

Barbara Rocci Coordinamento Segreteria,

Brunella Manzardo Comunicazione e Accessibilità,

Artenaute coop. AbIntra.

Gli Abi-Tanti sono nati da un’idea di Manuela Corvino

Eventi

2022

Torino, Fabbrica delle E, in collaborazione con Gruppo Abele Onlus – Genitori & Figli

2021

Torino, Parco Vallette, nell’ambito di Verde vivo in collaborazione con Officine Caos

2019-20

Politecnico di Torino, Festival della Tecnologia nell’ambito del progetto Circular Economy and Art

2017
Bologna, G7 Ambiente, in collaborazione con CONAI
Melbourne, Australia, Arts Learning Festival e Immigration Museum
SettimoTorinese, Centro di prima accoglienza T. Fenoglio, in occasione della mostra Binario 18 #stayhumanart organizzata da associazione Legal@arte
Bra (Cn) in occasione di Cheese

2016
Giffoni Valle Piana, Street Fest, per il Giffoni Film Festival
Torino, Piazza San Carlo, per il Festival Cinemambiente
Ventimiglia, MAR Museo Archeologico Rossi in collaborazione con Comune di Ventimiglia e Associazione Pigna Mon Amour Sanremo
Milano, Triennale di Milano, per The next nest, nell’ambito del Festival della Cultura Creativa ABI Associazione Bancaria Italiana
Roma, MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove

2015
Sanremo, per la Partenza del Giro d’Italia, in collaborazione con Associazione Pigna Mon Amour e Città di Sanremo

2014
Venezia, Mulino Stucky, Team building per Axa

2013
Parigi, Jardin des Tuileries, Nuovi ABI-Tanti per il Terzo Paradiso, nell’ambito dell’accordo di partenariato con il Musée du Louvre, Parigi
Château de Blandy-les-tours, con Galleria Continua/ Le Moulin
Milano, Spazio Marni, per il Fuorisalone

2012
Cagliari, Parco della Musica, Un’Italia di Abi-tanti
Castello di Masino (TO), Grand Tour: dal Louvre alle nobili Residenze Piemontesi

2011
Milano Piazza del Duomo, per Milano Green Festival

2010
Torino,Scuola dell’Infanzia Bay, Notte sul Tappeto Volante, nell’ambito di Paratissima
Torino, Casa del Quartiere di San Salvario, Wall drawing Abi-tanti
Genova, Piazza Matteotti e Palazzo Ducale, ReMida Day

2009
Rivoli, Piazza Martiri della Libertà, Festa dell’Europa

2008
Trento, Palazzo delle Poste, Domenica per le famiglie in occasione di Manifesta7

2007
Torino, Piazza Castello, Giornata Europea delle Persone Disabili
Alessandria, I colori della nebbia
Vinci (FI), Anteprima Festival della Creatività
Rimini Fiera, Enel Villaggio Ragazzi, Meeting di Rimini
Torino, Piazza Bodoni, Remida Day
Napoli, Piazza del Plebiscito, W i bambini
Torino, Promotrice delle Belle Arti, Parco del Valentino, per Arte Plurale
Reggio Emilia Centro Internazionale Loris Malaguzzi, per il Remida Day
Rivoli, Casa del Conte Verde, Educare all’arte con l’arte

2006
Grenoble (F), Première édition européenne Assises de la Montagne en Isère
Salerno, Campus Baronissi, per Exposcuola. Salone delle proposte formative dell’Europa e del Mediterraneo
Udine, Piazza San Giacomo, In corriera
Sassuolo, Installazione Mille ABI-TANTI inaugurano Piazza Garibaldi per il Festival Filosofia
Biella, Cittadellarte Fondazione Pistoletto, Arte al Centro di una Trasformazione Sociale Responsabile – IL GIOCO

2004
Salerno, Exposcuola. Salone delle proposte formative dell’Europa e del Mediterraneo

2003
Rivoli, Inaugurazione Nuovi Spazi Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

2001
Torino, Quartiere San Salvario, Parco del Valentino, Evento conclusivo Progetto Tappeto Volante, in collaborazione con Scuola dell’Infanzia Bay

2000
Torino, Lingotto Fiere, BIG Scuola in collaborazione con il Corso di Decorazione Accademia Albertina delle Belle Arti Torino e Scuola Elementare A. Sabin V Circolo Didattico Rivoli

Collaborazioni Internazionali

Il Dipartimento Educazione ha sviluppato negli anni una rete di collaborazioni senza confini.

Il Dipartimento Educazione è stato invitato da ISV Independent Schools Victoria di Melbourne a essere partner dell’Arts Learning Festival nella metropoli australiana nella sua prima edizione 2017 e per la seconda, nel 2019: è stato selezionato per rappresentare l’Italia al Festival (unico rappresentante di un museo italiano) dopo un’apposita ricerca a cura di Project Zero per la Harvard Graduate School of Education di cui è Senior Director Howard Gardner, il celebre teorico delle Intelligenze multiple. La University of Melbourne ha inoltre invitato il Dipartimento Educazione a partecipare a una nuova piattaforma di ricerca sul tema delle identità transnazionali contemporanee, con St. Andrews University, UK, Immigration Museum e Istituto Italiano di Cultura di Melbourne, MACRO Roma e altri musei internazionali.

La collaborazione con Stalker Teatro per le performance di arte partecipata Steli e Prospero prosegue a livello internazionale. Dall’azione collettiva al Salone del Libro passando per il Castello di Rivoli, da Artissima fino a Londra in occasione del Greenwich and Docklands Festival a cui Stalker Teatro ed il Dipartimento Educazione sono stati invitati per diverse edizioni, dal 2017 al 2020.

Inoltre nel 2017 il Dipartimento Educazione ha partecipato al network internazionale Kids Guernica. L’azione di pittura realizzata ha entusiasmato il team del museo Kids Guernica di Nagasaki in visita al Castello di Rivoli: la tela è entrata ufficialmente a far parte della prossima esposizione a Nagasaki e del tour internazionale di Kids Guernica.

Nel 2012-2013, un ampio progetto è stato condiviso con il Musée du Louvre di Parigi, in relazione alla grande mostra parigina di Michelangelo Pistoletto al Louvre in cui le opere del Maestro erano poste in dialogo con i capolavori del Louvre. Il Dipartimento Educazione nell’occasione ha avviato un vasto progetto educativo con le scuole e le comunità delle varie circoscrizioni parigine, confluito in un grandioso evento finale ai Giardini delle Tuileries.

Inoltre nel 2012 il gruppo Zonarte è invitato a Kassel nella prestigiosa sede di dOCUMENTA (13) per proporre un workshop all’interno del programma a cura del collettivo Critical Art Ensemble nella Railway Lecture Hall.
La ville en Commun è invece il titolo del progetto speciale per EVENTO 2011 Biennale di Bordeaux: il Dipartimento Educazione, unico dipartimento museale italiano è stato invitato da Pistoletto, Direttore Artistico di EVENTO 2011, a ideare e realizzare un progetto educativo e partecipativo in cui lo spettatore diventi protagonista, per fare esperienza dell’arte in molteplici spazi della città di Bordeaux. Questi ultimi si sono trasformati in luoghi di sperimentazione dedicati alla creazione contemporanea, con 10 giorni di attività non stop per tutti i cittadini, giovani, adulti, famiglie, semplici curiosi.
Nel 2011 si è svolto inoltre il tour di presentazione del progetto, unico al mondo, Il silenzio racconta l’arte. Dizionario di Arte Contemporanea in Lingua dei Segni Italiana: in aggiunta ai numerosi appuntamenti in Europa, nel mese di ottobre è stato presentato all’Istituto di Cultura Italiana di New York, nell’ambito della settimana dedicata alla Cultura Italiana nel mondo.
Infine, fra le tante esperienze internazionali si segnala che, in occasione dei 30 anni del Centre Pompidou di Parigi, il Dipartimento Educazione è stato invitato come unico dipartimento museale a partecipare a Fi’Art Festival International d’art pour jeune public, realizzando attività per il pubblico di giovani e famiglie all’interno del Centre e nella piazza del Beaubourg. Un grande evento collettivo a cui hanno partecipato oltre 3.000 persone.

Sono inoltre attive collaborazioni con Metropolitan Museum New York, Museo de Arte Contemporaneo Oaxaca, Messico, Galerie Nationale du Jeu de Paume, Parigi, Kunstmuseum Bonn, nKA – Ica – Independent Cultural Association, Belgrado, Tate Liverpool, Tate Modern Londra, Stedelijk Museum Amsterdam, Chester Beatty Library, Dublino, fundaciò Joan Mirò, Barcellona

Terzo Paradiso

“Che cos’è il Terzo Paradiso?
È l’accoppiamento fertile tra il primo ed il secondo paradiso. Il primo è quello in cui l’intelligenza della natura regolava totalmente la vita sulla terra. Il secondo è il paradiso artificiale, quello sviluppato dall’intelligenza umana attraverso un processo lentissimo che ha raggiunto nel corso degli ultimi secoli una dimensione sempre più invadente. (…) Si è formato un vero e proprio mondo artificiale che continua a crescere consumando e deteriorando il pianeta naturale. Il pericolo di una tragica collisione tra queste due sfere è ormai annunciato in ogni modo. Di fronte all’universale bisogno di sopravvivenza del genere umano si concepisce il progetto globale del Terzo Paradiso. Questo non può che realizzarsi attraverso un passaggio evolutivo nel quale l’intelligenza umana trova i modi per convivere con l’intelligenza della natura.
Il Terzo Paradiso è il nuovo mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità in questo passaggio epocale (…)”
(Michelangelo Pistoletto).

Il segno-simbolo ideato da Michelangelo Pistoletto per rappresentare il Terzo Paradiso inscrive nella linea dell’infinito un cerchio, evocativo a sua volta dei cicli della rigenerazione della materia e della circolarità del tempo. Il Terzo Paradiso dal 2005 è diventato una grande oper-azione collettiva, grazie alla collaborazione tra Cittadellarte e il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e CiAL Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo dell’Alluminio: il tema è stato declinato in happening a cui hanno partecipato migliaia di persone, bambini e adulti, in molte città italiane, per proporre un messaggio di rispetto verso la natura e gli spazi urbani, attraverso un coinvolgimento creativo che pone l’arte al centro della trasformazione sociale responsabile. Nelle azioni collettive questa forma simbolica è stata tracciata a partire da vari materiali di scarto o di recupero, reti da cantiere, stracci, alluminio riciclato, per sollecitare l’assunzione della responsabilità sociale collettiva e la riflessione sulle tematiche della sostenibilità ambientale. L’azione si carica di ulteriori significati relativamente al progetto internazionale Rebirth-day nel 2012, che per il Maestro Pistoletto è l’anno della ri-nascita, in contrasto con la connotazione fatidica di “fine del mondo” attribuita alla data del 21-12-2012: innumerevoli eventi saranno realizzati in tutto il pianeta nel segno del Terzo Paradiso per sottolineare l’importanza per l’umanità di conciliare e coniugare l’artificio con la natura, creando un nuovo equilibrio esteso a ogni livello e ambito della società.

Tappeto volante

Tappeto Volante è un progetto pluriennale che ha contribuito alla valorizzazione di un intero quartiere nel centro di Torino caratterizzato da un alto tasso di immigrazione, San Salvario: avviato nel 1996 a partire dalla Scuola dell’Infanzia Municipale Bay e successivamente esteso a tutte le scuole del quartiere, utilizza i contenuti specifici dell’arte contemporanea, l’internazionalità e il riconoscimento delle singole individualità, come strumenti di inclusione sociale.

Attraverso la metafora del tappeto, il progetto promuove le relazioni tra le persone, bambini e adulti, a favore dell’integrazione, del senso di appartenenza e della cultura.
Identità e differenza qualificano l’esperienza che pone al centro la persona, alternando momenti di riflessione ad altri di sperimentazione, per realizzare un percorso pluriennale di inclusione e confronto all’interno del nuovo contesto sociale, vivace e disomogeneo.

Nell’ambito del progetto, che vede la partecipazione di insegnanti, operatori, alunni e genitori, sono previste attività, sia al Museo sia a scuola per l’intero anno scolastico ed eventi conclusivi quali momenti significativi per la vita scolastica e del quartiere. Tra gli esiti più evidenti vi è la riqualificazione degli spazi della vita quotidiana, come documentano i numerosi wall drawings sulle facciate, nelle scuole e negli spazi di aggregazione come la Casa del quartiere.

Nel 2010 al progetto è stata dedicata anche la pubblicazione Tappeto volante, l’arte contemporanea nella valorizzazione del contesto sociale, ed. Ananke.

Cantiere dell’arte

Il Dipartimento Educazione è stato invitato nel 2012 dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna a collaborare al progetto nato per affiancare gli enti pubblici nel miglioramento e nell’umanizzazione degli ambienti di cura a partire dall’Ospedale Sant’Anna di Torino.
A fronte dei più recenti studi sulla relazione tra arte, bellezza e ben-essere, la Fondazione ha avviato partnership con le eccellenze culturali torinesi che hanno accolto l’invito a realizzare progetti sociali nell’Ospedale, tra le quali il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea.
La Fondazione ha concepito un percorso che coinvolge dipendenti, pazienti e familiari, in incontri ed esperienze attraverso le arti, in linea con la metodologia partecipata che ha  reso noto il Dipartimento Educazione nel mondo, che portino ad una trasformazione tangibile del luogo di cura ad opera di chi lo anima.

Così, dal 2012 ad oggi sono stati realizzati variopinti wall drawing in molti ambienti dell’Ospedale, fino a configurare un vero e proprio “cantiere dell’arte”: interventi strutturali nelle aree considerate prioritarie, come ingressi, scale, sale d’attesa, ambienti nei quali sta fiorendo un meraviglioso “Giardino perenne” dipinto sulle pareti grazie al progetto a cura del Dipartimento Educazione, e al fondamentale coinvolgimento della popolazione dell’Ospedale. Un work in progess al quale ha partecipato anche il Maestro Michelangelo Pistoletto, e che proseguirà con ulteriori interventi per rendere sempre più vivibili e accoglienti spazi altrimenti percepiti dai pazienti e dalle loro famiglie come grigi, freddi e distanti.

Per approfondimenti sul percorso completo

sant’anna cantiere arte con immagini

Inoltre il Cantiere dell’arte, che si configura sempre più come un progetto nomade, dall’Ospedale Sant’Anna si è ampliato ad altre sedi, come il Polo Sanitario di Avigliana, l’Istituto dei Sordi di Pianezza, il Teatro Ariberto di Milano, la Scuola Barolo di Altessano e l’Istituto Sant’Anna di Moncalieri in collaborazione con Opera Barolo – solo per citarne alcune.

Cantiere dell’Arte -altre sedi

Zonarte

Dal 2010 ZonArte. Lo spazio e il tempo dove il pubblico incontra l’arte contemporanea

La Zona è la Zona, la Zona è la vita
Andreij Tarkovskij

ZonArte, il network che pone l’esperienza diretta dell’arte al centro della sua ricerca, definisce il suo metodo operativo attraverso le due parole che compongono il suo nome: Zona e Arte.
Zona è il termine che identifica uno spazio, un tempo, un luogo, una specificità. Si lavora in Zona, dove le istituzioni piemontesi dell’arte contemporanea cooperano a un programma di ricerca condiviso, con l’intento di attivare un circuito virtuoso e itinerante che favorisca e alimenti l’incontro con l’arte. Se Torino e il territorio circostante hanno costituito la Zona iniziale, l’espansione dell’esperienza è proseguita in Italia e all’estero, sempre in luoghi facilmente accessibili, aperti a tutti i pubblici. ZonArte, dal 2010 in poi, si è attivato oltre confine grazie alle collaborazioni internazionali avviate dai partner, e la definizione di Zona si è rimodellata su nuovi spazi da conoscere, in cui comunicare la ricerca in campo relazionale condotta dai vari Dipartimenti Educazione dei musei piemontesi.
La Zona si connota in modo sempre differente perché contiene in sé la caratteristica di essere complessa, imprevedibile, un luogo da esplorare, così come vissuta dallo Stalker dei fratelli Strugatzki. Si può pensare anche all’esistenza di una Zona di comfort e di scambio, dove “l’eccellenza per compiersi non richiede sforzo”, secondo la definizione di Goleman.Zona è anche metafora del gioco di squadra che sottintende la reale interazione fra le istituzioni coinvolte, ciascuna delle quali impegnata nella promozione e nella diffusione dell’arte contemporanea, attraverso cui connettere saperi e occasioni di lettura delle istanze culturali e sociali del tempo presente.
Per quanto riguarda la metodologia di ZonArte, tutte le attività dei Dipartimenti che vi collaborano prevedono l’accompagnamento dei visitatori dei musei in esperienze attive e corali. Tale compito è svolto da professionisti formati non solo sui contenuti da elaborare, ma soprattutto sulla gestione e valorizzazione dell’aspetto relazionale e partecipativo delle proposte, per costruire conoscenze facendo emergere le potenzialità dei singoli e dei gruppi. La progettazione di dispositivi di partecipazione è multidisciplinare e sperimentale, si basa sul medium dell’arte per attivare processi estetici, cognitivi, operativi, studiati per incoraggiare le persone a esprimersi e confrontarsi.


L’educazione attraverso l’arte è tesa a rafforzare la sensibilità emotiva e la consapevolezza razionale per lo sviluppo di personalità non stereotipate, capaci di pensare e rapportarsi in modo autentico, in armonia con l’ambiente in cui agiscono.
L’educazione nei musei non è una funzione marginale e ancillare, ma di vitale importanza per istituzioni pubbliche che si relazionano con il loro territorio e il loro tempo. La conferma storica e internazionale del ruolo fondamentale dei musei e della loro funzione educativa è avvenuta nel 1948 con il primo incontro ICOM a Parigi. A livello nazionale, il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, all’articolo 101, definisce il museo quale “struttura permanente che acquisisce, cataloga, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e di studio”.
Lo studio, la diffusione dei saperi, la divulgazione, la formazione non sono, dunque, solo alcune fra le diverse espressioni della funzione educativa di un museo, sono la finalità stessa del museo.
Lo stato attuale della funzione educativa, fondamento democratico del museo contemporaneo, viene messa in discussione, soprattutto nel nostro Paese, con la diffusa esternalizzazione del personale museale preposto a tale ambito, provocando una regressione culturale che mette al primo posto impostazioni verticistiche, autoreferenziali, legate a logiche di mercato, alla ricerca di un’audience strumentale perché valutata secondo calcoli spesso unicamente numerici. La crisi economica — e ancor più quella finanziaria — ha coinvolto anche le istituzioni culturali con un forte ridimensionamento dei fondi disponibili, determinando orientamenti programmatici che salvaguardano, soprattutto, il valore economico rappresentato dalle opere delle collezioni dei musei. Tale scelta di campo, che penalizza i budget per le attività, rischia di invalidare i risultati conseguiti in anni di ricerca innovativa ed inclusiva, oltre agli esiti delle pratiche fondate sul valore educativo dell’arte del nostro tempo, per altro inscritte nella mission di museo pubblico, dunque del e per il pubblico. Tale situazione rafforza la motivazione, condivisa dai Dipartimenti Educazione, di continuare la ricerca in progress e di proporre una sintesi dell’esperienza nel Manuale di educazione all’arte contemporanea, edito da Prinp – Editoria d’arte 2.0 nel 2017. In questa fase di evoluzione del progetto, di cui non esistono esempi analoghi sul territorio nazionale e internazionale, le esperienze raccolte stanno producendo un concreto interesse di carattere metodologico. Accademie e Università, scuole ed enti culturali riconoscono in ZonArte un punto di riferimento importante, rappresentativo e autorevole per la qualità dei suoi programmi e per la collaborazione interistituzionale che ha saputo costruire negli anni.

ZonArte – lo spazio e il tempo dove il pubblico incontra l’arte contemporanea è il progetto promosso e sostenuto dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT di Torino, che riunisce i Dipartimenti Educazione delle principali istituzioni piemontesi dedicate all’arte del nostro tempo: Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Merz, PAV Parco Arte Vivente, in collaborazione con Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Cittadellarte Fondazione Pistoletto.

www.zonarte.it