Anna Maria Maiolino
Anna Maria Maiolino si trasferisce bambina con la famiglia prima in Venezuela e successivamente in Brasile dove vivrà gli anni del regime militare. E’ proprio da questa quotidianità in una nazione oppressa dalla dittatura, nonché da esperienze personali, che matura il suo lavoro. Attraverso l’utilizzo di diversi mezzi espressivi, dalla performance, all’installazione, alla fotografia, le opere di Maiolino indagano i rapporti umani, le difficoltà comunicative e di espressione percorrendo il labile confine tra un’attenzione alla fisicità e corporeità umana e la sfera intima e spirituale.
Entrevidas (Tra le vite), nasce da una performance avvenuta a Rio de Janeiro nel 1981 e presentata come installazione a San Paolo del Brasile nello stesso anno. Si tratta di un’opera nata a seguito dell’incertezza suscitata dalla situazione politica brasiliana: il Presidente del Brasile di allora, il Generale João Figueiredo, a dispetto della sua appartenenza al corpo militare, promette un ritorno alla democrazia, una promessa alla quale la maggior parte delle popolazione non crede. L’artista decide di riempire lo spazio di uova invitando poi gli spettatori a “camminare tra le uova”, trovandosi così in una situazione che richiede cautela e concentrazione e potendo direttamente esperire questo senso di indefinita precarietà. L’uovo, scelto dall’artista come perfetta metafora della coesistenza di vita e morte diventa anche simbolo di speranza e rinnovamento.
Le tre foto esposte appartengono alla serie Fotopoemação e si riferiscono alla prima performance realizzata dall’artista.