Vibrant Natures. On Decay and Rebirth

03.02.2024 - 24.03.2024 dalle alle

Vibrant Natures. On Decay and Rebirth è un progetto sviluppato da Almanac Inn, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Orti Generali, a cura di Guido Santandrea e Marianna Vecellio, in cui la nozione di decomposizione, ibridazione e tossicità incontra quella di rinascita.

A partire dall’indagine di luoghi residuali e della trasformazione della materia, il progetto indaga come i processi di decadimento possano rappresentare occasioni di cambiamento, metamorfosi e nutrimento, in cui nuove forme di coesistenza, stratificazione e alleanza aiutano a reimmaginare le nostre esistenze e i possibili futuri.

Nella molteplicità della materia i corpi si compenetrano, si aggregano, partecipano a una dimensione collettiva in grado di sovvertire la condizione individuale dell’esistere e trascendere il binomio umano-non umano. In ogni momento, la forma cambia in un processo di riconfigurazione ciclico e perpetuo per acquisire un carattere vitale e mutevole, capace di liberare e ridefinire i corpi.

In un approccio che pone al centro transdisciplinarietà, ecologia e intersezionalità, i tre partner svilupperanno un programma che, dal 2 febbraio al 24 marzo, culmina nella settimana dell’equinozio di primavera, simbolo di armonia e condizione di beneficio trasformativo.

Vibrant Natures è composto da laboratori, performance, talk, reading, passeggiate e installazioni per mettere a confronto natura e storia, studi ambientali e linguaggi artistici, misticismo e poesia, portando a Torino artisti e intellettuali internazionali e ponendoli in dialogo con il suo territorio. Tra i partecipanti: Soukaina Abrour, Lucilla Barchetta, Paolo Bosca, Benni Bosetto, Antonia Brown, Filippo De Pieri, Ethereal Petry Society, Simone Frangi, Matthew Gandy, Debora Incorvaia, Huw Lemmey, Michele Lonati, Tabita Rezaire, Viviana Sorrentino, Noura Tafeche.

Il programma si svilupperà nelle diverse sedi dei partner coinvolti: Almanac Inn, lo spazio espositivo e di ricerca dedicato a mostrare e sostenere le pratiche artistiche di giovani artisti emergenti; il Castello di Rivoli, primo museo italiano dedicato all’arte contemporanea; e gli orti urbani di Orti Generali, nati in un’area residuale sulle rive del torrente Sangone a Mirafiori Sud, fortemente connotata dall’impatto sociale e ambientale degli impianti industriali della FIAT che negli anni sessanta portò la popolazione del quartiere a decuplicare.

Vibrant Natures è un progetto realizzato grazie al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Regione Piemonte.


Programma

Sabato 3 febbraio, 17
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (p.zza Mafalda di Savoia – Rivoli)
Natura Urbana: Ecological Constellation in Urban Space (MIT Press, 2022), conferenza di Matthew Gandy, introduce Filippo De Pieri
In collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino


Domenica 4 febbraio, 18
Almanac Inn (via Reggio, 13 – Torino)
Natura Urbana, 2017, screening del film di Matthew Gandy e conversazione tra l’autore e Lucilla Barchetta
In collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino


Domenica 11 febbraio, 18.30
Almanac Inn
Reading group di poesie di Ethereal Society of Poetry


Sabato 24 febbraio, 18
Almanac Inn
Acqua e scopa fino in fondo al mare الماء والشطابة حتى لقاع البحر
Inaugurazione della mostra di Soukaina Abrour (fino al 24 marzo)
In collaborazione con Centrale Fies


Sunday 25 febbraio, 18:30
Almanac Inn
Gruppo di lettura di poesie a cura di Ethereal Society of Poetry e Allison Grimaldi Donahue


Sabato 2 marzo, 15
Almanac Inn
Micro regali di strada, laboratorio di Noura Tafeche in concomitanza della mostra di Soukaina Abrour


Sabato 9 marzo, 18.30
Almanac Inn
Conversazione tra Simone Frangi e Soukaina Abrour


Domenica 10 marzo, 15
Orti Generali (str. Castello di Mirafiori, 38/15 – Torino)
Passeggiata con Michele Lonati


Domenica 17 marzo, 11
Orti Generali
Passeggiata e raccolta di erbe officinali con Viviana Sorrentino a seguire
Passeggiata con Lucilla Barchetta (h 15)


Giovedì 21 marzo, 18.30
Almanac Inn
Laboratorio di scrittura di Huw Lemmey


Sabato 23 marzo, 16
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

Jardin Bois de Rose, 2022, e Terre Rouge, 2022, screening dei video di Tabita Rezaire
Tango!, 2024, performance di Benni Bosetto
Lingua Ignota (Timeo, 2023) reading di Huw Lemmey
Mercury + Red + Matrilineal, reading performativo di Antonia Brown


Domenica 24 marzo, 12
Orti Generali
Banchetto della Rinascita a cura di Debora Incorvaia e Paolo Bosca con il coinvolgimento della comunità di Orti Generali
Reading di poesie a cura di Ethereal Society of Poetry


 

Biografie

Soukaina Abrour (Marocco, 1997), artista.
Cresciuta in Italia dal 2000, Abrour è laureata all’Accademia di Belle Arti di Venezia, e vive e lavora tra Milano e Venezia. La sua ricerca indaga la costruzione del sé nelle moltitudini umane e non umane, passate e future, attraverso la fabulazione e la sua materializzazione in nuove forme. Nel 2022 ha partecipato con BJCEM a una residenza per Procida Capitale della Cultura. Nel 2023 ha vinto la Agitu Ideo Gudeta Fellowship, ideata da Razzismo Brutta Storia, BHMF e Centrale Fies,la residenza con MilanoMediterranea e partecipato al festival Farout a BASE Milano.


Lucilla Barchetta (Italia, 1988), scrittricə e antropologə.
Barchetta è antropologə e PhD in Studi Urbani. I suoi interessi intersecano i temi dell’ambiente, la salute multispecifica e la tecnoscienza. È autricə del libro La rivolta del verde. Natura e rovine a Torino (AgenziaX, 2021), nel quale approfondisce la storia delle aree fluviali di Torino per rivelare l’intrinseca politicità dell’ecologia urbana.


Paolo Bosca (Italia, 1996), filosofo e ricercatore.
Bosca è dottorando presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e l’Università di Torino, collabora con lo IUAV e l’Università Ca’ Foscari di Venezia e fa parte del collettivo Spazio Vacante. Lavora sul tema dello spazio, combinando la ricerca filosofica all’esperienza sul campo per indagare le relazioni tra le pratiche agricole o gastronomiche e la percezione, l’ecologia e l’uso dei territori. Tra i suoi ultimi testi pubblicati Synchysis. The path of fluid knowledge (Vesper) e Disertare la crescita (Il Tascabile).


Benni Bosetto (Italia, 1987), artista.
Bosetto ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove vive, e al Sandberg Instituut di Amsterdam. La sua pratica spazia tra disegno, performance, scultura e installazione, e indaga il corpo in chiave interspecista e di genere. Di recente affrontalo studio dei rituali di guarigione antichi e contemporanei e degli stati di semicoscienza propri della meditazione e del sonno. Ha esposto presso il MAMbo, Bologna, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene, GAMeC, Bergamo e Quadriennale di Roma.


Antonia Brown (Sudafrica, 1989), artista.
Brown ha studiato alla University of Witwatersrand di Johannesburg e al Piet Zwart Institute di Rotterdam prima di partecipare a programmi di residenza presso Fondazione Ratti, Como, Cité Internationale des Arts, Parigi e Morpho, Anversa. È interessata alla storia culturale delle piante in relazione ai concetti di guarigione, fertilità e tossicità. Oggi indaga l’influenza della medicina umorale medievale e della botanica  sulla concezione di corpo attuale, collegandola a un processo decoloniale di reimmaginazione delle relazioni somatiche. Collabora con Kate Briggs.


Filippo De Pieri (Italia, 1968), professore e storico dell’architettura.
De Pieri è professore di Storia dell’Architettura presso il Politecnico di Torino. La sua ricerca copre una pluralità di aree geografiche (Europa, Asia Orientale, Nord America) e temi come la storia della pianificazione di primo Ottocento, la storia della conservazione urbana nel Novecento, la storia dell’abitare collettivo e la storia ambientale dell’architettura. Tra le sue pubblicazioni: Esplorazioni nella città dei ceti medi: Torino 1945-80 (LetteraVentidue, 2015, con G. Caramellino, C. Renzoni, M. Pace) e Tra simili. Storie incrociate dei quartieri italiani del secondo dopoguerra (Quodlibet, 2022).


Ethereal Society of Poetry
Ethereal Society of Poetry (ESP) è un progetto di Davide La Montagna (Italia, 1992) e Deborah Martino (Italia, 1997) nato dalla volontà di sensibilizzare, divulgare e rendere accessibile la poesia tramite letture condivise e partecipative. ESP è concepita come una piattaforma d’incontro in forma di presentazioni, letture, conversazioni o tavole rotonde aperte a tuttə, da svolgersi in un ambiente libero e sicuro.


Simone Frangi (Italia, 1982), curatore e ricercatore.
Frangi lavora all’intersezione tra pensiero critico, ricerca curatoriale e formazione. Attualmente è professore di Teoria dell’arte contemporanea presso l’École Supérieure d’Art et Design di Grenoble. Dirige con Alessandro Castiglioni Live Works – Free School of Performance presso la Centrale Fies di Trento e A Natural Oasis?, un programma di ricerca transnazionale. Nel 2021 è diventato curatore senior di MEDITERRANEA19 – School of Waters. Nel 2021 ha anche pubblicato con Lucrezia Cippitelli l’antologia Colonialità e Culture Visuali in Italia (Mimesis, 2021), con lei dal 2023 è curatore responsabile delle mostre d’arte contemporanea di Kunst Meran Merano Arte.


Matthew Gandy (Inghilterra, 1965), geografo e urbanista.
Gandy è professore di geografia all’Università di Cambridge e pluripremiato documentarista. I suoi articoli sono apparsi in molte riviste, tra cui IJURR, New Left Review e Society and Space. Tra i suoi libri ricordiamo Natura urbana: ecological constellations in urban space (MIT Press, 2022), Moth (Reaktion, 2016), The fabric of space: water, modernity, and the urban imagination (MIT Press, 2014) e Concrete and clay: reworking nature in New York City (MIT Press, 2002). Attualmente sta lavorando sugli aspetti zoonotici dell’epidemiologia urbana come parte di un più ampio inquadramento concettuale della città multispecie. 


Allison Grimaldi Donahue (USA, 1984), scrittrice e traduttrice.
Grimaldi Donahue esplora le modalità con cui il linguaggio, la performance e il testo possono muoversi tra esperienza individuale e collettiva. Utilizza metodi di scrittura partecipativa per costruire comunità improvvisate di scrittori e traduttori, indagando i modi in cui il linguaggio è utile e inutile, significativo e contenitore. È autrice di Body to Mineral (Publication Studio Vancouver, 2016) e On Endings (Delere Press, 2019) e traduttrice di Blown Away di Vito M. Bonito (Fomite, 2021) e Self-portrait di Carla Lonzi (Divided, 2021). Ha presentato il suo lavoro presso Sonnenstube, Lugano, Short Theatre, Rome, MACRO, Roma, MAMbo, Bologna.


Debora Incorvaia (Francia, 1987), chef e artista.
Diplomata all’École Nationale Supérieure d’Art de Bourges e membro dell’Académie Nationale de Cuisine, Incorvaia combina cibo, arte ed ecologia per creare “opere commestibili”, performance culinarie, sculture e installazioni. La sua ricerca esplora tecniche di cucina ancestrali e di fermentazione, cottura e antiche ricette. 


Huw Lemmey (Inghilterra, 1986), scrittore, artista e critico.
Lemmey è autore di tre romanzi, Lingua Ignota (Timeo, 2023), My Corbyn Chemsex Hell (Montez Press, 2019) e Chubz: The Demonization of my Working Arse (Montez Press, 2014). Scrive di studi di genere, sessualità, politica e misticismo e collabora, tra gli altri, con Frieze, Guardian, Flash Art, Tribune, TANK, The Architectural Review, Art Monthly, New Humanist, Rhizome e Vogue. Insieme a Ben Miller conduce il podcast Bad Gays, da cui è stato tratto il libro Bad Gays. Crudeli e spietati: una storia omosessuale (Il Saggiatore, 2023).


Michele Lonati (Italia, 1975), docente e teorico.
Lonati è professore presso l’Università di Torino, dove coordina il gruppo di ricerca in Ecologia e gestione delle praterie. Svolge attività su tematiche inerenti la conservazione di specie e habitat rari a rischio di estinzione, gestione e conservazione della biodiversità, contenimento di specie esotiche invasive, gestione delle praterie e fitosociologia. È membro della Società Botanica Italiana, della Società Italiana di Scienze della Vegetazione e del Gruppo di Lavoro sulle specie vegetali esotiche della Regione Piemonte.


Tabita Rezaire (Francia, 1989), artista, devota, insegnante di yoga, doula e agricoltrice.
Rezaire vive a Cayenne, nella Guyana francese, dove ha fondato Amakaba, centro per la saggezza della terra, del corpo e del cielo. Laureata in Economia e con un Master presso la Central Saint Martins di Londra, Rezaire è membro fondatore del gruppo di artisti NTU, parte del duo Malaxa e madre della SENEB House. La sua pratica è incentrata sul rapporto tra tecnologia e spiritualità e immagina le scienze di rete (organiche, elettroniche e spirituali) come agenti di guarigione in grado di evocare l’arte della connessione. Il lavoro di Rezaire è stato esposto: Centre Pompidou, Parigi; Serpentine, Londra; MoMa, NY; New Museum, NY; MASP, San Paolo; Gropius Bau, Berlino e Artspace, Sydney.


Viviana Sorrentino (Italia, 1980), naturalista.
Sorrentino è PhD presso l’Università di Scienze Naturali di Torino. Dal 2009 ha cominciato a studiare le erbe selvatiche in relazione alle loro proprietà benefiche e curative, sperimentando con la pratica del foraging e la cucina, usando le piante selvatiche come nutrimento e un approccio etico responsabile nei confronti del nostro rapporto con la natura. 


Noura Tafeche (Tristan da Cunha, 1979), artista, ricercatrice indipendente e onomaturga.
Laureata in Nuove Tecnologie per l’arte all’Accademia di Brera focalizzandosi sulla net.art e l’intrattenimento radicale, Tafeche prosegue successivamente gli studi in Filosofia. Il suo percorso artistico si sviluppa attraverso metodi e pratiche laboratoriali, il video e il disegno in miniatura. Le sue aree di ricerca approfondiscono lo studio di fenomeni legati alle culture visuali online, l’estetizzazione della violenza sulle piattaforme digitali, la sperimentazione linguistica e la rappresentazione visuale di teorie speculative.


Almanac Inn
Almanac è uno spazio non-profit dedicato a mostrare la varietà delle forme e dei linguaggi dell’arte contemporanea e a interagire con le diverse modalità con cui può diventare parte integrante dei ritmi quotidiani della vita. Almanac mira a sostenere la ricerca e lo sviluppo artistico, ad affrontare le urgenze del presente, focalizzandosi su mostre personali di artisti emergenti e su un programma complementare di progetti educativi e partecipativi. Almanac ha iniziato la sua attività nel 2013 con Almanac Projects a Londra. Successivamente, nel 2014 è stato fondato Almanac Inn a Torino. In 10 anni di attività Almanac ha prodotto oltre 80 mostre personali e realizzato numerosi progetti in collaborazione con istituzioni artistiche internazionali come CAC Brétigny, GAMeC, Bergamo, Gasworks, Londra, Goldsmiths University, Londra, MAMbo, Bologna, Morpho, Anversa, OGR, Torino. 


Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Situato in un castello barocco del XVIII secolo progettato dall’architetto Filippo Juvarra, il Castello di Rivoli è stato restaurato e aperto al pubblico nel 1984. Con la sua rinomata collezione d’arte contemporanea e i suoi 7000 metri quadrati di spazio espositivo, il museo è una delle massime istituzioni europee dedicate ad esporre e collezionare arte contemporanea in un dialogo costante con la tradizione artistica e architettonica del passato. Imprescindibile centro di cultura artistica, il Castello di Rivoli contribuisce alla diffusione, valorizzazione e studio dell’arte contemporanea attraverso mostre, attività di ricerca e produzione di cataloghi, oltre che di avanzati programmi educativi.


Orti Generali
Il progetto nasce nel 2018 con l’obiettivo di realizzare un modello di impresa sociale in un parco cittadino del quartiere periferico Mirafiori Sud di Torino, caratterizzato da un passato industriale. Con l’obiettivo di riconsegnare alla cittadinanza un parco abbandonato da molti anni caratterizzato da abusivismo e degrado, si è consentito ad oltre 250 famiglie di vivere l’orticoltura urbana come un’opportunità di integrazione sociale e culturale. Il processo di trasformazione, che ha incluso eventi culturali, attività didattiche con le scuole e percorsi di inclusione sociale, ha contribuito a un rinnovato senso di comunità e allo sviluppo di una sensibilità ecologica.


Guido Santandrea (Italia, 1989), curatore.
Santandrea è direttore artistico e cofondatore di Almanac Projects (Londra) e Almanac Inn (Torino). Dal 2013 ha lavorato alla curatela e alla produzione di oltre 80 mostre personali di artisti emergenti tra le due sedi di Almanac. La sua pratica curatoriale si concentra sulla facilitazione dello sviluppo di artisti emergenti per rispondere alle urgenze del presente. Ha scritto per riviste come Mousse, Arte e Critica, Kaleidoscope, This Is Tomorrow e ha contribuito a conferenze e conversazioni con artisti in istituzioni e gallerie quali Freie Universität, Berlino, Fiorucci Art Trust, Londra, Pump House Gallery, Londra, Richard Saltoun Gallery, Londra.


Marianna Vecellio (Italia, 1973), storica dell’arte e curatrice.
Vecellio è curatrice presso il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli – Torino. Le sue aree d’indagine privilegiano ricerche inerenti la soggettività contemporanea nella società digitale, le pratiche ecologiche e fuori dal coro. Curatrice di mostre e pubblicazioni nazionali e internazionali, per il Castello di Rivoli ha concepito e realizzato mostre e pubblicazioni, fra cui Michael Rakowitz, 2020, Hito Steyerl, 2019, Anna Boghiguian, 2017 – 2018, Ed Atkins, 2017. Ha inoltre ideato e curato progetti transdisciplinari volti a esplorare le nuove forme di coesistenza e trasformazione del vivente, tra ecologia e postumanoe tenuto conferenze e docenze presso università e istituzioni.

Progetto realizzato da Almanac Inn, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Orti Generali.

Realizzato grazie al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Regione Piemonte.

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03.02.2024
Fine
24.03.2024