Giovanni Anselmo. Mentre la mano indica, la luce focalizza, nella gravitazione universale si interferisce, la terra si orienta, le stelle si avvicinano di una spanna in più…

6 aprile – 25 settembre 2016
a cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marcella Beccaria

“Io, il mondo, le cose, la vita, siamo delle situazioni di energia”

In questa mostra Giovanni Anselmo (Borgofranco d’Ivrea, Torino, 1934) ha scelto di operare un gesto radicale – lasciando i vasti spazi della Manica Lunga a prima vista vuoti per sottolineare, come dice, “l’energia invisibile nello spazio reale”.

In un’epoca sovraccarica di immagini e prodotti, Anselmo indica l’importanza dell’essenzialità sia nell’arte sia nella vita. Riconosciuto come uno dei più importanti artisti italiani a livello internazionale, Anselmo ha esordito nell’ambito dell’Arte povera nella seconda metà degli anni Sessanta, impegnandosi in una ricerca tesa a esaltare il dialogo costante fra visibile e invisibile. I suoi materiali visibili sono elementi naturali e prodotti di origine industriale, spesso apparentemente umili – proiettori di luce, aghi magnetici, pietre di granito, fotografie, terra e porzioni di colore oltremare; tra quelli invisibili i campi magnetici, la forza gravitazionale, lo spazio in cui ci si trova e in cui ci si orienta. Per queste ragioni, l’opera di Anselmo è quanto mai attuale e di sempre maggiore interesse per le giovani generazioni cresciute nell’era di una apparente immateriale virtualità. A partire dall’opera Interferenza nella gravitazione universale (1969-2016), al terzo piano della Manica Lunga, Anselmo ha ideato un percorso che esalta il movimento architettonico dell’edificio e il suo orientamento rispetto al movimento del sole lungo l’asse est-ovest. Nell’ambito di questo progetto, che costituisce nel suo insieme una nuova installazione, il cui titolo poetico corrisponde allo stesso titolo della mostra, sono allestite ulteriori opere dell’artista, tra cui Il panorama con mano che lo indica (1982–2016), Particolare (1972–2016), Mentre la terra si orienta (1967–2016) e Le stelle si avvicinano di una spanna in più… (2001-2016). Camminando nella Manica Lunga, come ha fatto l’artista, i visitatori possono percepire le forze invisibili dell’universo.

La mostra è accompagnata da un catalogo scienti co edito da Skira e dalla riedizione del raro libro d’artista Leggere (1971-1972).

Mostra e catalogo a cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marcella Beccaria

Nato a Borgofranco d’Ivrea nel 1934, Giovanni Anselmo vive e lavora a Torino. Nel 1990 riceve il Leone d’Oro alla Pittura alla XLIV Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. Tra le mostre personali segnaliamo quelle alla Galleria Sperone, Torino (1968), Galleria Tucci Russo, Torre Pellice (1978) e Marian Goodman Gallery, New York (1984). Tra le collettive ricordiamo Arte povera + azioni povere, Arsenali dell’Antica Repubblica, Amalfi (1968); Conceptual Art – Arte Povera – Land Art, Galleria Civica d’Arte Moderna, Torino (1970); La Biennale di Venezia (1972, 1978, 1980, 1986, 1990 e 2007); documenta 5 (1972) e documenta 7 (1982); La Biennale di Sydney (1976); La Biennale di Istanbul (2015).

Interferenze, particolari e direzioni

Ciclo di conferenze sull’opera di Giovanni Anselmo

In occasione della mostra di Giovanni Anselmo Mentre la mano indica,
 la luce focalizza,
 nella gravitazione universale si interferisce, la terra si orienta,
 le stelle si avvicinano di una spanna in più… il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea organizza un ciclo di incontri, a cura di Marianna Vecellio, rivolti all’approfondimento dei temi affrontati dall’artista nel corso della sua lunga attività. Uno dei protagonisti dell’Arte Povera, movimento nato alla fine degli anni Sessanta, Anselmo ha sviluppato una ricerca incentrata sull’osservazione dei processi di trasformazione della materia e dell’energia, aprendo alla contemplazione del visibile e dell’invisibile. Interferenze, particolari e direzioni contraddistinguono la sua poetica e sono i principali punti di riferimento per le riflessioni di filosofi, scienziati, storici dell’arte, curatori e artisti che interverranno durante gli incontri. Tra gli altri intervengono: Maddelena Disch (storica dell’arte), Ilaria Bernardi (storica dell’arte), Paolo Mussat Sartor (fotografo), Giovanni Anselmo (artista), Federico Vercellone (filosofo), Carolyn Christov-Bakargiev (direttore Castello di Rivoli), Grazia Toderi (artista), Marcella Beccaria (capo-curatore Castello di Rivoli), Carlo Rovelli (fisico), Tucci Russo (gallerista), Micol Assaël (artista), Marianna Vecellio (curatore Castello di Rivoli), Gianluca e Massimiliano De Serio (artisti) e il Piccolo Cinema.

In concomitanza con la mostra al Castello di Rivoli, la GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, nell’ambito dell’esposizione Archivi 1: Giovanni Anselmo (6 aprile – 11 settembre 2016) a cura di Gregorio Mazzonis e Maria Teresa Roberto, presenta l’opera Direzione (1967).

La mostra al Castello di Rivoli e il programma di conferenze sono realizzati grazie al sostegno di UniCredit