Bas Jan Ader

Bas Jan Ader studia arte ad Amsterdam e dopo alcuni viaggi più o meno avventurosi per mare, un viaggio durato undici mesi, su un cargo partito dal Marocco, lo porta a Los Angeles, dove si stabilisce nel 1963. Studia arte e filosofia dal 1963 al 1969 all’Otis Art Institute di Los Angeles, e poi alla Claremont Graduate School. Di lì a poco diviene membro della facoltà di Arte della University of California, Irvine. Attraverso la sua ricerca artistica, a un tempo oscillante fra il melanconico e il metafisico, Bas Jan Ader si interessa alla figura e all’idea della personalità artistica, ai confini fra l’arte e la vita. Il suo lavoro si inscrive in larga misura in quelle pratiche improntate all’Arte concettuale e alla Performance Art che si stavano diffondendo quando egli era ancora all’inizio della sua breve carriera, in una misura però in cui in tali azioni entravano in gioco i limiti e la fragilità umana. Con una particolare attenzione alla centralità della figura umana e alla presenza corporea, gran parte del suo lavoro si è incentrato su gesti e su azioni effimere, spesso di brevissima durata.
Come molti dei suoi contemporanei, Ader adopera la fotografia, la pellicola e il video per documentare le sue performance. Dedicati a situazioni più prossime a stati d’animo che non a semplici forme plastiche, alcuni dei suoi progetti – come il celebre ciclo dedicato al tema della “caduta”, intitolato Fall – mostrano, sia in sequenze fotografiche sia in filmati 16 mm, l’artista stesso impegnato in brevi azioni, come nel caso di quei lavori dove letteralmente egli cade da un albero in un ruscello, oppure rotola dal tetto del suo bungalow in California, o ancora piomba, pedalando in bicicletta, dentro un canale di Amsterdam.
Ader, dopo alcuni anni trascorsi in California, decide di rendere il suo ritorno in Europa parte di un vasto progetto sui temi della solitudine e del nomadismo. Il progetto consta di un viaggio solitario di circa sessanta giorni, in cui si propone di attraversare l’Atlantico, da Cape Cod, Massachusetts, fino alla Cornovaglia, in Inghilterra. Ader avrebbe poi presentato una mostra in Olanda esibendo i materiali accumulati nel viaggio – diari, film, fotografie. Partito il giorno 9 luglio 1975, Ader non raggiunge mai la destinazione: sei mesi più tardi, la sua piccola imbarcazione viene trovata semi-affondata al largo delle coste irlandesi. [FB]

Elenco opere

Primary Time (Tempo fondamentale), 1974
video, colore, muto, 25′
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
In un’unica ripresa continua, il lavoro è incentrato unicamente sulle braccia dell’artista dedito a comporre e ricomporre in un vaso un bouquet di fiori dai colori primari. Il gesto preciso e misurato crea sempre nuove composizioni plastiche e cromatiche, in un alternarsi lento e metodico.