Bruce Nauman
Educato al rispetto del valore etico del lavoro, agli inizi della sua carriera Bruce Nauman pone profonda attenzione all’idea di arte come professione, impegnandosi a recarsi tutti i giorni presso il suo studio. Immediatamente, si trova a dover affrontare la fondamentale questione di che cosa faccia un artista da solo in quell’ambiente e giunge alla conclusione che l’arte è un’attività di ricerca piuttosto che un prodotto. Coerentemente con quest’idea, nel corso della sua carriera l’artista ha perseguito l’impiego di diversi media e, abbandonata la pittura, si volge alla scultura e al disegno, performance, video e installazione, sviluppando i propri concetti in maniera autonoma, senza restringerli a specifiche limitazioni tecniche.
Nauman realizza film e video a partire dal 1965 esplorandone soprattutto le potenzialità concettuali fino al 1973. I primi film nascono dall’intenzione di impiegare la cinepresa come semplice mezzo di registrazione, capace di documentare le sue attività senza preoccupazioni di natura narrativa o estetica. Il mezzo filmico a basso costo permette all’artista di proseguire le proprie investigazioni, inizialmente pensate come performance, anche in mancanza di pubblico. Eseguiti con cinepresa fissa, alcuni lavori sono propriamente analisi delle attività svolte nello studio, attraverso le quali l’artista descrive lo spazio geometrico e mentale della sua pratica quotidiana. Partendo dal presupposto che qualunque azione umana, per quanto elementare o arbitraria, è degna di attenzione, Nauman documenta ad esempio l’atto fisico del suo continuo camminare, esagerando alcuni aspetti di questa semplice azione o isolandoli in esercizi di danza. Successivamente, impiega il video per registrare azioni precedentemente presentate come performance, producendo video destinati ad essere trasmessi a ciclo continuo.
Anche quando l’artista è protagonista delle azioni riprese, nessun video di Nauman ha intenti autobiografici e se ripreso, il suo volto è spesso tagliato o non riconoscibile, mentre parti del suo corpo eventualmente inquadrate in primo piano sono osservate come dettagli astratti, non riconducibili a una specifica persona. Influenzato dagli scritti di Ludwig Wittgenstein secondo cui il linguaggio consiste in proposizioni che figurano il mondo, Nauman dà ai suoi i video precisi titoli descrittivi. La produzione video riappare nel suo lavoro alla metà degli anni Ottanta, nella forma di installazioni o proiezioni di grandi dimensioni. [M.B.]
Elenco opere
Art Make-Up, No. 1: White (Trucco d’arte, n. 1: bianco), 1967
riversato da film 16 mm, colore, muto, 10’
Art Make-Up, No. 2: Pink (Trucco d’arte, n. 2: rosa), 1967-1968
riversato da film 16 mm, colore, muto, 10’
Art Make-Up, No. 3: Green (Trucco d’arte, n. 3: verde), 1967-1968
riversato da film 16 mm, colore, muto, 10’
Art Make-Up, No. 4: Black (Trucco d’arte, n. 4: nero), 1967-1968
riversato da film 16 mm, colore, muto, 10’
Acquistati con il contributo di Compagnia di San Paolo
Inizialmente pensati come un’unica installazione proiettata su quattro pareti, i film presentano l’artista che copre il proprio viso e torso mascherandolo con cosmetico bianco, sul quale poi applica strati di colore rosa, verde e infine nero.
Bouncing Two Balls Between the Floor and Ceiling with Changing Rhythms (Due palle che rimbalzano tra il pavimento e il soffitto con ritmi che cambiano), 1967-1968
riversato da film 16 mm, bianco e nero, sonoro, 10′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Come i tre seguenti, il film è stato girato in uno studio a Mill Valley, California e riguarda le ricerche dell’artista basate sulle attività quotidiane svolte all’interno dello studio. Intese come performance, vista l’assenza di pubblico le attività sono svolte unicamente per l’occhio della cinepresa. In questo primo caso, l’artista fa rimbalzare due palline al centro di un quadrato tracciato sul pavimento e compie tutte le mosse necessario per afferrarle e farle continuamente rimbalzare.
Dance or Excercise on the Perimeter of a Square (Square Dance) (Danza o esercizio sul perimetro di un quadrato – Danza del quadrato), 1967-1968
riversato da film 16 mm, bianco e nero, sonoro, 10′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
II suono del metronomo scandisce un esercizio di danza che consiste nel muoversi lungo un quadrato tracciato a pavimento, sul quale l’artista ha segnato il punto mediano di ogni lato.
Playing a Note on the Violin while I Walk Around the Studio (Suonando una nota sul violino mentre cammino nello studio), 1967-1968
riversato da film 16 mm, bianco e nero, sonoro, 10′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Talvolta uscendo dal campo visivo della cinepresa, Nauman cammina all’interno del proprio studio e produce due note con il violino pur non sapendolo suonare.
Walking in an Exaggerated Manner Around the Perimeter of a Square (Camminando in modo
esagerato sul perimetro di un quadrato), 1967-1968
riversato da film 16 mm, bianco e nero, muto, 10′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Sempre all’interno dello studio, l’artista percorre il perimetro di un quadrato tracciato con nastro adesivo sul pavimento, posizionando accuratamente un piede dietro l’altro. La camminata risulta caratterizzata da un movimento molto marcato del bacino, poi sviluppato in Walk with Contrapposto (Camminata con contrapposto).
Bouncing in the Corner, No. 1 (Rimbalzando
nell’angolo, n. 1), 1968
video, bianco e nero, sonoro, 60′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
II corpo dell’artista è ripreso mentre rimbalza contro un angolo del suo studio. L’esercizio è descritto con un’immagine ruotata di 90 gradi, fissa sul torso e le gambe.
Flesh to White to Black to Flesh (Pelle in bianco in nero a pelle), 1968
video, bianco e nero, sonoro, 51 ‘, a ciclo continuo
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Nauman copre il viso e la parte superiore del proprio corpo con crema bianca e successivamente nera, eliminando poi entrambi gli strati.
Slow Angle Walk (Beckett Walk) (Passeggiata ad angolo lento -Alla Becket), 1968
video, bianco e nero, sonoro, 60′, a ciclo continuo
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Influenzato dalla lettura delle opere di Samuel Beckett, Nauman ripete un’elaborata serie di movimenti corporei, caratterizzati dalla ripetizione e dall’apparente assenza di significato. La cinepresa fissa è ruotata di 180 gradi.
Stamping in the Studio (Battendo i piedi nello studio), 1968
video, bianco e nero, sonoro, 62′, a ciclo continuo
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
L’artista cammina all’interno del proprio studio e batte il ritmo con i piedi. I suoi movimenti avvengono lungo una direzione diagonale oppure in spirali. La cinepresa è posta a testa in giù.
Walk with Contrapposto (Camminata con contrapposto), 1968
video, bianco e nero, sonoro, 60′, a ciclo continuo
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Assumendo a ogni passo la postura del contrapposto, l’artista cammina lungo lo stretto spazio di un corridoio costruito appositamente nel suo studio. L’elemento architettonico sarà poi alla base della sua prima installazione incentrata sullo spazio di un corridoio.
Wall-Floor Positions (Posizioni pavimento-parete), 1968
video, bianco e nero, sonoro, 60′, a ciclo continuo
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
La cinepresa fissa registra le azioni dell’artista il quale, rimanendo all’interno del campo visivo, assume diverse posizioni in relazione al pavimento e al muro. Simili esercizi, per un totale di ventotto posizioni, erano stati eseguiti dall’artista in una performance del 1965.
Bouncing Balls (Palle che rimbalzano), 1969
riversato da film 16 min, bianco e nero, muto, 9′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Con un primo piano estremamente ravvicinato, il video registra l’azione dell’artista che tocca i propri testicoli con la mano.
Bouncing in the Corner, No. 2: Upside Down (Rimbalzare nell’angolo, n. 2: sottosopra), 1969
video, bianco e nero, sonoro, 60′, a ciclo continuo
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
II video è analogo a quello avente lo stesso titolo realizzato nel 1968. In questo caso, l’immagine presenta il corpo dell’artista ruotato di 180 gradi.
Gauze (Garza), 1969
riversato da film 16 mm, bianco e nero, muto, 8′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Girato con la videocamera posta a testa in giù, il video riprende Nauman mentre estrae una lunga striscia di garza dalla propria bocca.
Manipulating a Fluorescent Tube (Manipolare un tubo fluorescente), 1969
video, bianco e nero, sonoro, 62′, a ciclo continuo
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Nauman assume differenti posizioni in relazione a un tubo al neon. Il video registra azioni precedentemente analizzate in una performance del 1965.
Pacing Upside Down (Passeggiare sottosopra), 1969
video, bianco e nero, sonoro, 56′, a ciclo continuo
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
L’artista cammina lungo i lati di un quadrato segnato sul pavimento, descrivendo perimetri via via più ampi, fino a sparire dal campo visivo. La cinepresa è posta a testa in giù, alterando la relazione tra l’idea di soffitto e quella di pavimento.
Pulling Mouth (Tirare la bocca), 1969
riversato da film 16 mm, bianco e nero, muto, 8′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Con le mani, Nauman altera la forma della propria bocca. Anche in questo caso, il volto dell’artista è reso come un primo piano rovesciato. Inoltre, come in Black Balls (Palle nere), Bouncing Balls (Palle che rimbalzano) e Gauze (Garza), l’azione è registrata per pochissimi secondi con una videocamera industriale che impressiona fino a quattromila fotogrammi al secondo. Quando proiettata, l’immagine risulta estremamente rallentata rendendo le azioni pressoché astratte.
Elke Allowing the Floor to Rise Up over Her, Face Up (Elke che permette al pavimento di sollevarsi sopra di lei, faccia in su), 1973
video, colore, sonoro, 39′, a ciclo continuo
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Secondo le istruzioni dell’artista, un’attrice immagina che progressivamente le molecole del suo corpo diventino tutt’uno con quelle del pavimento. L’azione mentale è talvolta interrotta, in quanto la donna si concentra al punto di avere difficoltà respiratorie. Il video nasce in relazione a una performance del 1969, in occasione della quale l’artista chiede ai suoi attori di immaginare di sprofondare nel pavimento o che esso si stia sollevando sopra di loro.
Tony Sinking into the Floor, Face Up and Face Down (Tony che sprofonda nel pavimento, faccia in su e in giù), 1973
Video, colore, sonoro, 60’, a ciclo continuo
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
L’esercizio mentale è registrato attraverso l’immagine del corpo dell’uomo supino o prono. Il video è correlato al precedente ed è stato fatto allo stesso tempo. Insieme, essi rappresentano la prima registrazione di Nauman in uno studio professionale impiegando attori diversi da sé ed effetti ottici.