Fluxus

Più che un movimento, un preciso momento storico o un gruppo di artisti legati da una sensibilità comune, Fluxus è stato, come il nome stesso suggerisce, un flusso di energia, un’esperienza in costante trasformazione che ha marcato il mondo dell’arte, e non solo, imprimendo un senso di straordinaria vitalità e imprevedibilità. Indirettamente filiato da alcune intuizioni di John Cage, in stretto rapporto con concomitanti espressioni dell’avanguardia teatrale di quegli anni, Fluxus è animato da figure carismatiche quali George Maciunas, George Brecht, Yoko Ono, La Monte Young, capaci di imprimere un’indomabile vivacità intellettuale e iniziative spesso ironicamente provocatorie. Fluxus acquista visibilità nei primi anni Sessanta in diversi centri artistici fra gli Stati Uniti e, soprattutto, l’Europa, in un continuo fluire di iniziative che non sono pianificate o dirette, ma che fanno dell’occasionalità la loro forza. Parigi, Cannes, Nizza, Wiesbaden, Copenhagen, New York sono i luoghi dove si presentano importanti rassegne in cui artisti visivi, musicisti d’avanguardia e in special modo performer, costruiscono programmi ricchi di eventi. L’azione si sviluppa a 360 gradi in un continuo e polimorfo incrocio tra differenti discipline, in un’ottica di interdisciplinarietà assolutamente naturale. Anche il video, inevitabilmente, risulta subito inscritto nel ricco catalogo dei mezzi e delle modalità adottate, e una figura come Nam June Paik è fra gli originatori e i promotori di un uso disinvolto delle possibilità delle immagini elettroniche. Proprio nell’estrema varietà delle situazioni e delle performance create, si ritrova il vero carattere fondante di Fluxus: un’ironica e disincantata vena creativa che sa rivoltare ogni convenzione e ogni partito preso nel pur vasto scenario della creazione contemporanea. L’adesione totale, viscerale di ogni singolo partecipante ha fatto sì che parlare di Fluxus implicasse arrivare a ripensare la vita stessa, tanto strettamente intrecciata è stata tutta la pratica di questi artisti con un’esperienza reimmaginativa del vivere di ogni giorno. [F.B.]

Elenco opere

Fluxfilm Anthology (Antologia del FilmFluxus), 1962-1970
riversato da film 16 mm, bianco e nero, colore, 120′
Film di Nam June Paik, Dick Higgins, George Maciunas, Chieko Shiomi, John Cavanaugh, James Riddle, Yoko Ono, George Brecht, Robert Watts, Pieter Vanderbiek, Joe Jones, Eric Anderson, Jeff Perkins, Wolf Vostell, Albert Fine, George Landow, Paul Sharits, John Cale, Peter Kennedy, Mike Parr, Ben Vautier
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo.
La raccolta include trentasette cortometraggi, con durate variabili comprese fra i 10 secondi e i 10 minuti. Alcuni di questi film furono mostrati come parte di eventi e di happening del celebre gruppo d’avanguardia di New York. Realizzati dai principali esponenti del gruppo, rappresentano una delle più straordinarie esperienze di sperimentazione sui mezzi del cinema d’avanguardia.

Stockhausen’s Originale: Doubletakes (Originale di Stockhausen: doppie riprese), 1964-1994
riversato da film 16 mm, bianco e nero, sonoro, 30’05”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo.
Il lavoro documenta la prima produzione di Originale, un happening di Karlheinz Stockhausen, registrato al “2nd Annual Avant-Garde Festival of New York,” diretto da Allan Kaprow, con, fra i molti, Nam June Paik, Charlotte Moorman, Jackson Mac Low e Allen Ginsberg.

Some Manipulations (Alcune manipolazioni), 1969
riversato da film 16 mm, colore, muto, 3’10”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo.
Ripreso da Jud Yalkut, il filmato racchiude alcune performance tenutesi nel 1969 alla Judson Church di artisti quali Nam June Paik, Al Hansen, Jean Toche, Steve Young. La cinepresa di Jud Yalkut contribuisce autonomamente alternando zoom di azioni eseguite a immagini luminose astratte e dividendo lo schermo in quattro quadrati, ognuno dedicato a una diversa immagine.

26’1.1499″ For A String Player (Per un suonatore di strumento ad arco), 1973
video. colore, sonoro, 42′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo.
Realizzato da Jud Yalkut, questo video è la registrazione di un concerto tenuto da Charlotte Moorman e Nam June Paik dedicato alla composizione di John Cage 26’1.1499″ For String Player (Per un suonatore di strumento ad arco).

The Chocolate Cello (Violoncello al cioccolato), 1973
video, bianco e nero, sonoro, 30′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo.
In questa registrazione effettuata durante la Pasqua del 1973, Jud Yalkut documenta l’azione, tenutasi a New York, nel corso della quale Charlotte Moorman venne ricoperta di cioccolata.

Some Fluxus (Un po’ di Fluxus), 1991
video, bianco e nero, colore, sonoro, 59′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo.
Larry Miller documenta in questo composito lavoro l’ampio raggio delle esperienze e delle diverse personalità ruotanti attorno a Fluxus. Da una serie di storiche performance tratte dall’archivio dell’autore, si possono così vedere, oltre a brani d’intervista a George Maciunas, lavori di Ay-O, Eric Anderson, George Brecht, Philip Corner, Ken Friedman, Al Hansen, Geoffrey Hendricks, Dick Higgins, Joe Jones, Milan Knizak, Alison Knowles, Takako Saito, Mieko Shiomi, Yasunao Tone, Yoshi Wada, Ben Vautier e Robert Watts.