Gary Hill

Pioniere dei media elettronici, Gary Hill ha sviluppato il proprio lavoro con il video e il suono dai primi anni Settanta. Nel 1973, ancora studente presso la Art Students League a Woodstock, NY, in un’epoca in cui aveva lavorato soltanto con la scultura, e in special modo esplorando la possibilità di integrare il suono nella propria opera, Hill prende in prestito una videocamera dal Woodstock
Community Video e ne sperimenta le potenzialità. Affascinato dalle possibilità d’uso in “tempo reale”, si serve del video come di un mezzo per “pensare ad alta voce”. Questo processo immediatamente accessibile lo porta a considerare il video come la forma d’espressione più vicina al pensiero. Per i due anni seguenti lavora a Woodstock realizzando i suoi primi video, esplorando le relazioni fra suono e immagine ed evidenziando quelle caratteristiche che si legano a una sensibilità più impegnata, tipica del tempo, attenta e vicina ai temi ecologici.
Nel 1974 realizza la sua prima installazione, una trasmissione a circuito chiuso. Dall’inizio della sua carriera, Hill considera le potenzialità della tecnologia come uno dei punti essenziali della sua ricerca artistica, impiegando il video quale medium privilegiato ed esclusivo negli anni a venire.
Nelle prime produzioni, la creazione delle immagini elettroniche acquisisce una rilevanza specifica. Successivamente, introducendo l’uso della parola, Hill si interessa alle possibilità insite in essa, attraverso la fonazione, la presenza di un corpo emittente. Proprio un uso attento dei diversi mezzi impiegati, quali i testi, la parola e l’immagine, fanno sì che la fisicità del linguaggio e i relativi processi mentali vengano riflessi nel lavoro di Hill. La sua ricerca si concentra sulle forme di relazione, di reazione e di frizione fra linguaggio e immagini.
Dopo l’incontro con il poeta George Quash nel 1976, Hill si rivolge verso le straordinarie possibilità del linguaggio posto in relazione con le immagini in movimento. La ricerca di Hill si spinge quindi a esplorare i rapporti intertestuali fra immagine, suono, parola e linguaggio, soprattutto nei lavori dei tardi anni Settanta e degli anni Ottanta. Dalla fine degli anni Ottanta guadagna una solida fama e reputazione internazionale dedicandosi sempre di più a complesse installazioni ambientali. [F.B.]

Elenco opere

Selected Works I (Opere scelte I), 1975-1979
video, colore, muto e sonoro, 26’20”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Objects With Destinations (Oggetti con destinazioni), 1979
video, colore, muto, 3’57”
Il lavoro consta di sovrimpressioni e colorazioni di oggetti e strumenti in negativo uniti a rielaborazioni elettroniche delle immagini.
Windows (Finestre), 1978
video, colore, muto, 8’28” Immagini di finestre, digitalizzate e in continua sovrimpressione, ruotano e appaiono talvolta come forme astratte, non riconoscibili, simulando effetti di profondità spaziale.
Bathing (Fare il bagno), 1977
video, colore, sonoro, 4’30” Dalla semplice ripresa di una ragazza che sta facendo il bagno, sono estrapolate tutta una serie di immagini che vengono rielaborate e trasformate con l’uso di colori, inversioni positivo-negativo, fermo-immagine e sovrapposizioni incrociate.
Bits (Pezzi), 1977
video, colore, muto, 2’59” Frammenti di immagini e dettagli di oggetti, sempre più ingranditi, creano un gioco di astrazioni e sovrapposizioni.
Mirror Road (Strada riflettente), 1975-1976
video, colore, muto, 6’26” Alcune riprese effettuate viaggiando in automobile lungo una strada offrono la materia prima per una serie di trattamenti visivi che rendono estremamente astratta la visione e la percezione.

Selected Works II (Opere scelte II), 1977-1980
video, bianco e nero, sonoro, 19’26”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Electronic Linguistic (Linguistica elettronica), 1977
video, bianco e nero, sonoro, 3’39” Minuscole forme elettroniche si muovono sullo schermo in progressiva accelerazione, diventando il corrispettivo visivo di suoni elettronici.
Sums & Differences (Somme e sottrazioni), 1978
video, bianco e nero, sonoro, 8’24” Una serie di immagini di strumenti musicali e i loro suoni corrispondenti, sono alternati in maniera progressivamente più rapida. L’accumulazione dei flussi visivi e sonori sia in dimensione verticale sia orizzontale crea una forma di pulsazione.
Black / White / Text (Nero / Bianco / Testo), 1980
video, bianco e nero, sonoro, 7’23” Questo lavoro si articola come forma di decostruzione linguistica e rappresenta la struttura delle sillabe delle frasi che compaiono sullo schermo.

Selected Works III (Opere scelte III), 1978-1979
video, bianco e nero, colore, sonoro, 19’22”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Full Circle (Ring Modulation) (Cerchio compiuto – Modulazione ad anello), 1978
video, colore, sonoro, 3’38” Tre sezioni compongono l’immagine: il primo piano di mani che piegano una barra metallica in un cerchio, l’immagine del corpo intero della persona in questione e un’immagine elettronica, una modulazione ad anello, risultante dalla visualizzazione del suono della vocale “a”. Dalla giustapposizione di queste diverse immagini si crea una forte tensione fra l’azione di manipolare un oggetto fisico e il processo di visualizzazione elettronica.
Mouthpiece (Pezzo per bocca), 1978
video, colore, sonoro, 1’07” Lo scorrimento continuo di una bocca rossa stilizzata, visualizzata su un fondo blu, trasforma l’immagine sottostante di un’altra bocca.
Un paesaggio di forme grafiche e di frammenti sonori pulsa ritmicamente.
Elements (Elementi), 1978
video, bianco e nero, sonoro, 2’13” In un’articolazione visiva di forte quanto essenziale sinteticità, lo schermo presenta un gioco di relazioni fra elementi in bianco e nero.
Primary (Primario), 1978
video, colore, sonoro, 1’19” Il lavoro è uno studio sulle forme dei colori rosso, verde e blu; alcune labbra ripetono il nome mentre le immagini mutano.
Picture Story (Storia di un’immagine), 1979
video, colore, sonoro, 6’26” Costruito sulle intersezioni visive fra lettere e fonti testuali, questo lavoro si struttura nella relazione tra giochi linguistici e rappresentazione video, creando una breve narrazione basata su giochi di parole e di immagine.
Equal Time (Tempo uguale), 1979
video, colore, sonoro, 4’39” Due narrazioni contrastanti si sovrappongono in uno ambiente astratto, basandosi l’una su uno spazio psicologico e l’altra su uno spazio concreto.

Soundings (Sonorità), 1979
video, colore, sonoro, 18’03”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Attraverso una serie di immagini di coni acustici (altoparlanti), prima posti in relazione con una persona che li muove, poi isolati e inquadrati in primissimo piano, questo lavoro offre una serie di riflessioni sui rapporti fra “le immagini dei suoni e i suoni delle immagini”. A conclusione si vede un altoparlante bruciare.

Around & About (Attorno e intorno), 1980
video, colore, sonoro, 5′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
“Sarebbe potuta andare in un altro modo…”. Attraverso una serrata presentazione di possibilità e condizioni recitate da una voce fuori campo, questo lavoro presenta una serie di dettagli di oggetti, offrendo al contempo una serie di considerazioni sulle modalità di contestualizzazione dei rapporti comunicativi.

Processual Video (Video processuale), 1980
video, bianco e nero, sonoro, 11’13”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Il lavoro si struttura attorno al rapporto che si crea continuamente fra un’immagine elettronica astratta assolutamente minimale (una linea bianca che si muove su uno sfondo nero) e un testo di natura narrativa, che parla di movimento e percezione delle forme, con il suggestivo risultato di risonanze e corrispondenze continue fra parole e visioni grazie a un progressivo effetto di feedback comunicativo.

Videograms (Videogrammi), 1980-1981
video, bianco e nero, sonoro, 13’27”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Questo lavoro è interamente costruito adoperando un processore elettronico (Rutt/Etra Scan) che permette letteralmente all’artista di “scolpire” forme in sequenza sullo sfondo nero, a partire da singole parole e frasi. I “videogrammi” realizzati entrano poi in rapporto dinamico con il testo letto da Hill, sia accompagnandolo sia, in un contrappunto più mentale, attraverso complesse serie risultanti di forme astratte e optical.

Primarily Speaking (Parlando primariamente), 1981-1983
video, colore, sonoro, 19’23”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Versione mono-canale di un’installazione omonima per più monitor posti in sequenza parallela, questo lavoro offre una complessa serie di relazioni audiovisive su uno schermo suddiviso in due autonome e indipendenti serie di immagini. La voce fuori campo analizza una serie di considerazioni riguardanti i vari contesti di interazione comunicativa e fornisce variazioni sul tema delle potenzialità del linguaggio in rapporto alle sequenze di immagini.

Happenstance (Part one of many parts) (Casualità, parte prima di molte parti), 1982-1983
video, bianco e nero, sonoro, 6’47”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Essenziale e raffinato gioco di interrelazioni fra parti scritte, parole fuori campo, suoni e immagini, questo breve ma denso lavoro è costruito su una serie di interrogazioni riguardanti il modo di leggere e rapportarsi alla transitorietà dei significati testuali.
La voce “trattata” di Hill, assieme al testo generato dai caratteri impiegati, fanno corrispondere le immagini in bianco e nero a forme di poesia Haiku visualizzata.

Why Do Things Get in a Muddle? (Come on Petunia) (Perché le cose s’ingarbugliano? – Vieni avanti Petunia), 1984
video, colore, sonoro, 33’09”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Ispirata da Alice nel paese delle meraviglie, attraverso una vera e propria messa in scena, due personaggi recitano e sviluppano un’analisi fra la percezione del tempo e l’ordine delle cose. Il dialogo fra Alice e il padre sulla “confusione” (muddle) è registrato attraverso tecniche di riversamento a rovescio di frasi originariamente recitate al contrario. La situazione, apparentemente paradossale, sembra dimostrare come l’ordine dei discorsi sia causato dai legami fra linearità linguistica, narrazione e senso della storia.

URA ARU (The Backside Exists) (URA ARU – Il retro esiste), 1985-1986
video, colore, sonoro, 28’30”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Nato dal forte interesse e fascinazione dell’artista per il Giappone e per i termini palindromi (parole che possono essere lette in entrambi i sensi), questo lavoro scava nella strutture dell’antica forma del dramma Nô. Tutto il teatro Nô è costruito attorno a dualità formali, tecniche e linguistiche; da qui Hill costruisce una serie di palindromi acustici, utilizzando parole giapponesi e creando un contrappunto visivo con lunghe sequenze di recitazione di attori Nô.

Incidence of Catastrophe (Incidenza della catastrofe), 1987-1988
video, colore, sonoro, 43’51”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Scritto, diretto e montato dall’autore, questo lavoro porta alle estreme conseguenze le ricerche di Hill dei primi anni Ottanta. Hill, ispirandosi al romanzo di Maurice Blanchot, Thomas l’Oscuro, e al figlio che iniziava a parlare, pone l’osservatore nella situazione di diventare egli stesso “testo” attraverso una successione di scenari e di motivi che descrivono la discesa dentro il linguaggio.

Site / Recite (A Prologue) (Sito / recita – Un prologo), 1989
video, colore, sonoro, 4’05”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Realizzato con accurata precisione, in questo lavoro la videocamera scruta un vasto tavolo con una serie di nature morte quali ossa, ali di farfalla, conchiglie, e teschi.

Solstice d’hiver (Solstizio d’inverno), 1993
video, colore, sonoro, 60′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Commissionata originariamente dal canale televisivo La Sept per una serie di lavori di artisti realizzati in “tempo reale”, quest’opera è incentrata su un’osservazione metodica e continua, che registra la realtà quotidiana dell’ambiente domestico dell’artista. Hill documenta in un unico piano sequenza ininterrotto gli oggetti, gli spazi e i gesti quotidiani che lo circondano.