Lawrence Weiner

Tra gli artisti che negli anni Settanta hanno sancito il predominio dell’idea rispetto alla realizzazione di un’oggetto artistico, Weiner indaga il sistema attraverso il quale il visitatore percepisce e interpreta il pensiero dell’artista. Per Weiner infatti, l’enunciato è molto più importante della sua realizzazione e per questo le parole, in quanto significato, sono più rilevanti dell’oggetto in sé e la loro interpretazione come opera d’arte è affidata all’osservatore. Una delle opere in collezione, A REMOVAL OF THE CORNER OF A RUG IN USE (UNA RIMOZIONE DALL’ANGOLO DI UN TAPPETO IN USO), 1969, si presta a molteplici livelli interpretativi. Nelle intenzioni dell’artista infatti, l’opera è formata dall’enunciato e dai materiali a questo riferiti. Il fatto che la frase sia scritta in vinile su uno dei muri del Museo è solo una delle possibili interpretazioni, poiché si potrebbe anche rimuovere materialmente un angolo di un tappeto che si sta utilizzando.
Le opere di Weiner non si basano semplicemente sul linguaggio, ma piuttosto utilizzano il linguaggio come un materiale. Si potrebbe definire la sua arte dialettica, in quanto fondata sulla contrapposizione di rapporti tra diverse forme di pensiero – quella dell’artista e quella dell’osservatore – in coerente e continuo dialogo tra di loro. …IN AS MUCH AS / IN AS MUCH AS… (…PER QUANTO / PER QUANTO…), 1972, mostra la sua evidenza in quanto scritta sul muro. Ancora una volta l’esistenza dell’opera è fortemente legata al significato prodotto dall’interpretazione del visitatore nei suoi confronti. Essa non solo “opera d’arte” in quanto esposta in un museo, ma soprattutto in relazione al significato ad essa attribuito da chi la osserva. Le opere di Weiner sono per questo sempre aperte a molteplici livelli interpretativi e manifestano la loro presenza grazie alla forza comunicativa espressa intrinsecamente nel loro essere significato.
MADE TO PRODUCE A SPARK (FATTA PER PRODURRE UNA SCINTILLA), 2006, è stata realizzata dall’artista appositamente per il vano scale che collega i diversi piani del Castello di Rivoli. Concepita riflettendo sull’esperienza del visitatore durante il percorso espositivo, l’opera è stata ideata all’incontrario, tanto che, salendo per le scale, si legge per prima la frase con cui termina l’opera e che ricorre nel titolo. Solo continuando il proprio percorso, la propria ascesa, il visitatore può leggere l’opera nella sua interezza carpendone in questo modo il significato appena suggerito dall’intera frase che recita “una leggera pioggia (catturata) indotta a scorrere avvolta su se stessa ridotta a bruma fatta per produrre una scintilla”. Anche in questo caso, i livelli interpretativi possono essere molteplici: l’idea del salire legato ad un percorso in ascesa che si avvolge su se stesso, una goccia catturata che diventa arte, l’esperienza della visione come una scintilla. Se è vero che per Weiner la realizzazione dell’opera può rimanere anche celata nelle intenzioni dell’artista, allora questo non è che uno dei possibili suggerimenti e al visitatore è lasciata la libertà per interpretarlo come meglio preferisce.

[C.O.B.]


Lavorando da sempre nelle arti visive con installazioni realizzate appositamente per il luogo, video, film, libri, registrazioni audio, scultura e performance, Lawrence Weiner ha elaborato un rigoroso corpus di opere che riflette e lascia reagire tematiche linguistiche e artistiche. Considerato uno dei fondatori dell’Arte concettuale, Weiner è noto per l’interesse e il desiderio di creare nuove forme artistiche e di sforzare inedite modalità di ricezione. Il suo impegno verso una rinnovata concezione di arte “democratica”, un’arte in grado di adattarsi e modificare le sue forme in relazione a cambiamenti culturali e sociali, è il carattere fondamentale di tutto il suo multiforme lavoro. Anche i suoi video e i suoi film sono nati da un’analisi e da una ricerca riguardanti il processo e l’atto del “fare arte”, in relazione alla natura dell’oggetto artistico e ai mutevoli contesti in cui i più diversi materiali vengono adoperati. Dai primi lavori, più raccolti e concentrati nello spazio, e via via attraverso possibilità sempre più complesse e articolate, Weiner ha sviluppato una ricerca che si è espressa sia nel formato video che in quello cinematografico, coinvolgendo tutti gli elementi del meccanismo produttivo cinema, ma reimpostando, e spesso reinventando drasticamente, regole e convenzioni a esso sottese. Il particolare e originale metodo di lavoro di Weiner prende forma nei mezzi audiovisivi esattamente come nelle sue pubblicazioni, nei poster o nelle vaste installazioni ambientali. Le sue tipiche dichiarazioni linguistiche (statements) spesso in forma di frasi, diventano oggetti-istruzioni, metodo di lavoro messo in scena e personificato da attori, azioni e situazioni. Con il cinema e il video egli mostra le molteplici possibilità attraverso cui un’indagine e una riflessione possono prendere forma, sia fisica sia teorica, e come ciò possa influire sulla nostra interpretazione del mondo. [F.B.]

Elenco opere

Beached (Sulla spiaggia), 1970
riversato da film16mm, bianco e nero, sonoro, 3′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Dedicato a cinque “possibilità materiali” di rapportarsi a un tronco di legno su di una spiaggia, questo lavoro presenta l’artista impegnato in altrettante azioni in cui afferra o rimuove tronchi d’albero sul mare.

Broken Off (Spezzato), 1970
video, bianco e nero, sonoro, 2′ Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Cinque specifiche azioni “sotto la diretta responsabilità” dell’artista compongono questo video; egli spezza un ramo, colpisce il terreno con il suo piede, stacca un legno da una palizzata, gratta con le dita una pietra, e alla fine, disconnette i cavi della console tecnica.

Shifted From the Side (Spostato da un lato), 1972
video, bianco e nero, sonoro, 1′ Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
A inquadratura fissa, un pacchetto di sigarette sopra a un tavolo viene ripetutamente mosso avanti e indietro da una mano, mentre una voce fuori campo ripete le molteplici condizioni di esistenza di un lavoro d’arte.

To and Fro. Fro and To. And To and Fro. And Fro and To (Verso e da. Da e verso. E verso e da. E da e verso), 1972
video, bianco e nero, sonoro, 1′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Un posacenere di vetro viene ripetutamente spostato da una mano da un lato all’altro sul piano di un tavolo, mentre una voce fuoricampo pronuncia rapidamente le medesime frasi del video Shifted from the Side (Spostato da un lato). L’inquadratura resta fissa.

A First Quarter (Un primo quarto), 1973
film 16mm riversato da video, bianco e nero, sonoro, 85′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Primo lungometraggio dell’artista, fu originariamente girato in video e poi trasferito su pellicola 16mm – e questo conferisce alle immagini un aspetto flou. In una serie di situazioni variegate, girate sia in esterni sia in interni, seguiamo le giornate di due donne e di un uomo che vivono e lavorano spesso assieme, condividendo spazi e luoghi. I dialoghi occasionali consistono in altrettanti statements (dichiarazioni) dell’artista, lavori letti, interpretati e vissuti dai protagonisti.

Affected and / or Effected (Affettato e/o effettuato), 1974
video, bianco e nero, sonoro, 20′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
II video si apre con il primo piano di una ragazza seduta a un tavolo, intenta a leggere un libro. Una voce maschile fuori campo ripete “affected” (affettato). Completa la frase una voce femminile, che risponde “and / or effected” (e/o effettuato). Nel corso del video le due voci si alternano, proponendo diverse associazioni verbali fra la parola “affected” e frammenti di frasi, sino all’enunciato su cui si basa il lavoro.

Done To (Fatto a), 1974
riversato da film 16mm, bianco e nero, sonoro, 23′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Una donna, Kathryn Bigelow, seduta da sola su un divano, è intenta a leggere. È raggiunta da un’amica con la quale inizia a conversare e contemporaneamente si odono due voci alternate, che danno vita a un serrato ritmo di domande e dichiarazioni.

A Second Quarter (Un secondo quarto), 1975
riversato da film 16mm, bianco e nero, sonoro, 85′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Questo secondo lungometraggio nasce durante un soggiorno-studio a Berlino. Tutto il film riflette la presenza e le evocazioni derivate da idee e concetti di barriere, di frontiere, ed esperienze geofisiche e geopolitiche di una Berlino ancora attraversata dal Muro.

Green As Well As Blue As Well As Red (Verde così come blu così come rosso), 1975-1976
video, colore, sonoro, 18′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Due donne si siedono l’una di fronte all’altra a un tavolo, ove sono disposti alcuni oggetti e due libretti rossi che utilizzano e manipolano. Fuori campo si sentono le voci di una donna e di un uomo, Kathryn Bigelow e Lawrence Weiner, e in sottofondo una marcia, registrazione storica di una brigata durante la guerra civile spagnola. Il lavoro si struttura attorno a una relazione dialettica: fra le azioni messe in scena, fra i gesti e le parole, fra i colori degli oggetti e degli abiti, fra gli argomenti discussi dalle voci (metodologia, logica, dialettica, sillogismi e forme di dominio).

A Bit of Matter and a Little Bit More (Un po’ di materia e poi ancora un po’), 1976
video, colore, sonoro, 23′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
I rapporti fra uomo e donna, tra soggetto e oggetto sono qui portati a un grado di esplicita rappresentazione. Il video ritrae alcune persone di tre categorie: eterosessuali, omosessuali ed eterosessuali più eccentrici (kinky). Appaiono alcuni volti e in particolare quello di una ragazza che dialoga con una voce femminile fuori campo sul proprio ruolo di osservatrice e moderatrice. Infine una voce maschile legge due dichiarazioni relative ad “alcune domande e altrettante risposte relative a immagini in movimento”.

Do you Believe in Water? (Credi nell’acqua?), 1976
video, colore, sonoro, 39′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
“Pensi di poter dare giudizi qualitativi sui colori? Pensi che possano esserci risposte emotive ai colori?” In queste domande, ripetute più volte nell’ampio e raffinato lavoro video, risiede il cuore del lavoro. In un ampio loft con colonne e un grande tavolo ottagonale, si trovano tre coppie: una formata da due donne, una da due uomini e una da una donna e un uomo. Varie azioni, anche di carattere erotico, vengono sviluppate dai vari protagonisti, mentre variano le condizioni di luce e alcuni oggetti cilindrici e quadrati sono mossi.
Il lavoro nacque in occasione della mostra personale di Weiner tenutasi a New York, a The Kitchen nel 1976; ambienti e oggetti presenti nel video erano parte delle installazioni in mostra.

For Example: Decorated (Per esempio: decorato), 1977
video, colore, sonoro, 23′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
In un’unica lunga ripresa continua, due uomini e una donna, Peter Gordon, Sarkis e Britta LeVa, vestiti e truccati vistosamente, riuniti attorno a un tavolo, conversano su temi riguardanti il rapporto fra gli artisti e la loro pratica, fra la pratica e le nuove forme di comunicazione e la televisione, e fra artista e pubblico. Il sonoro diventa progressivamente più confuso con la sovrapposizione di tracce sonore di precedenti lavori audio di Weiner. La conversazione si sposta progressivamente su altri temi quali la moda, il travestitismo e gli stili di vita.

Altered to Snit (Modificato su misura), 1979
riversato da film 16 mm, bianco e nero, sonoro, 23′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Ambientato nello studio dell’artista, è il primo film di Weiner in cui risulta prevalente l’aspetto narrativo. Attraverso l’uso di immagini spesso
non sincronizzate con la colonna sonora e la scelta di inquadrature insolite, il film ricostruisce la storia di un uomo, della sua compagna che soffre di agorafobia, della loro figlia e di una amica di famiglia.

There But For (Se non fosse per), 1980
video, colore, sonoro, 20′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Girato all’interno di un appartamento, il video è incentrato su alcuni momenti di vita quotidiana di una coppia in crisi e dei loro amici. La storia ha luogo entro uno spazio domestico ben definito, in cui l’interazione fra i caratteri stereotipati dei personaggi costituisce la struttura della narrazione. La colonna sonora di Peter Gordon è stata suonata dal vivo durante le riprese.

Passage to the North (Passaggio a Nord), 1981
riversato da film 16 mm, colore, sonoro, 16′ 20″
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Un gruppo di uomini e donne è costretto a condividere spazi angusti. Alcuni vorrebbero andare verso nord, altri no, altri ancora non sembrano curarsene e discutono delle differenze fra il sud e il nord. Alcuni dialoghi sono improvvisati, altri fanno parte della sceneggiatura. Immagini di una barca in fiamme, spente da vigili del fuoco, vengono inserite nel corso del dialogo. L’atmosfera è tesa, fredda, incerta: i temi del viaggio, dell’emigrazione e della distanza ricorrono scandendo il flusso occasionale e spontaneo degli incontri e dei dialoghi dei personaggi.

Plowman’s Lunch (Il pranzo dell’aratore), 1982
riversato da film 16 mm, colore, sonoro, 29′ Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
È questo forse il film più compiuto di Weiner, cadenzato da figure quasi ascrivibili a personaggi da film di fiction e da dinamiche di interrelazione fra di essi. Dotato di una sorprendente fotografia a colori e di musiche originali, composte da Peter Gordon, allinea tre protagonisti, due donne e un travestito, in una “storia” dedicata al tema del viaggio e dell’emigrazione.
Girato in larga parte su una vecchia barca in viaggio, questo lavoro descrive i desideri, i pensieri e le azioni dei vari personaggi, mescolando diverse lingue (inglese e olandese, ma anche francese e tedesco). In una continua intersezione fra diversi destini, casi e casualità, il viaggio prosegue, fra dialoghi, discussioni e scontri, mentre il gruppo si lamenta col capitano della barca perché volevano andare da qualche parte (somewhere), ma non si è giunti da nessuna parte (nowhere)… e perché non si è arrivati nemmeno da qualche parte (anywhere)?

Nothing to Lose (Niente da perdere), 1984
Video, colore, sonoro, 22’
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Il video documenta una performance presentata al mattino e alla sera del 16 ottobre 1984 presso il Cultureel Centrum Kuiperspoort di Middleburg, in Olanda. La scenografia dell’evento è costituita da due edifici intorno ai quali un marinaio e due donne in costume, una delle quali è interpretata da Marina Abramovic, ripetono ossessivamente gli stessi gesti.

Reading Lips (Leggere sulle labbra), 1996
video, bianco e nero, sonoro, 10′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Tre donne, riprese in primo piano, discutono tematiche relative alla morte e ai sentimenti, mentre sono impegnate in semplici attività quotidiane.

Hearts and Helicopters: A Trilogy (Cuori ed elicotteri: una trilogia), 1999, compilato nel 2000
video, colore, sonoro, 52’25”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Eyes on the Prize: Part One of Hearts and Helicopters (Occhi sul premio: prima parte di Cuori ed elicotteri), 1999
video, colore, sonoro, 19’25”
How Far Is There: Part Two of Hearts and Helicopters (Quanto è distante: seconda parte di Cuori ed elicotteri), 1999
video, colore, sonoro, 17′
With a Grain of Salt: Part Three of Hearts and Helicopters (Con un grano di sale: terza parte di Cuori ed elicotteri), 1999
video, colore, sonoro, 16′
Suddivisa in tre parti, l’opera indaga un momento di svolta nella vita dei quattro protagonisti. Analogamente ai precedenti video dal forte impianto narrativo, i tre episodi mettono in scena raffinati giochi linguistici e di ruolo.