Shigeko Kubota
Diplomata in scultura a Tokyo, Shigeko Kubota ha poi studiato alla New York University, trasferendosi definitivamente negli Stati Uniti nel 1964. Agli inizi degli anni Settanta, Kubota scopre il video grazie al suo coinvolgimento con il movimento Fluxus, nelle persone di Narn June Paik, Allison Knowles, Allan Kaprow e George Maciunas. Nel 1972 produce Europe on l/2 Inch a Day (Europa su un mezzo pollice al giorno), il suo primo video diario, mentre esplora le possibilità di trasformazione e manipolazione delle immagini offerte dai mezzi tecnici dei più avanzati laboratori degli studi di produzione televisiva. Attiva già durante gli anni delle esperienze Fluxus, Kubota inizialmente è influenzata dalle ricerche artistiche e dalle teorie di Marcel Duchamp e di John Cage. Dedicate a tematiche differenti ma spesso interconnesse, le sue ricerche comprendono installazioni che omaggiano idee e icone duchampiane, riferimenti alle tradizioni spirituali giapponesi legate alla natura e al paesaggio, con particolare attenzione alla presenza di acque e di montagne e, soprattutto, un progetto diaristico ancora in corso che documenta la sua vita privata su video, intitolato collettivamente Broken Diary (Diario spezzato). Nelle sue osservazioni dedicate alle situazioni e ai fatti della quotidianità, Kubota mescola elaborazioni elettroniche delle immagini con riferimenti alla storia dell’arte e della cultura alla ricerca di un’identità, un punto di vista al femminile. [F.B.]
Elenco opere
Europe on 1/2 Inch a Day (Europa su un mezzo pollice al giorno),1972
video, bianco e nero, colore, sonoro, 30’48”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Girati spontaneamente e spesso avventurosamente, questi primi video-diari nascono dai viaggi e dagli interessi dell’artista, a contatto per culture alternative dei primi anni Settanta.
Marcel Duchamp and John Cage (Marcel Duchamp e John Cage), 1972
video, bianco e nero, sonoro, 28’27”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Kubota offre un sentito omaggio ai due grandi maestri della ricerca artistica del Novecento, elaborando e alterando elettronicamente fotografie di Duchamp mentre viene suonata musica di Cage. Il nucleo del lavoro è dedicato alle immagini della celebre partita a scacchi-concerto eseguita da Duchamp e Cage nel 1968, in cui la tavola degli scacchi era stata amplificata così da fungere da strumento musicale generatore di suoni.
Video Girls and Video Songs for Navajo Sky (Ragazze video e canti video per il cielo dei Navajo), 1973
video, bianco e nero, colore, sonoro, 31’56”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Questo lavoro raccoglie la fusione e la rielaborazione elettronica di immagini sintetizzate con altre registrate documentaristicamente con il video. Nato durante un soggiorno di Kubota in una riserva Navajo, questa sorta di video-diario presenta le donne di famiglie indiane incontrate in Arizona, con riprese effettuate a Tokyo, in Europa e a New York.
My Father (Mio padre), 1973-1975
video, bianco e nero, sonoro, 15’24”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Kubota offre un omaggio al padre morto, raccontandone gli ultimi giorni di vita. In questo attento e delicato lavoro, la televisione emerge come il tramite privilegiato tra Kubota e suo padre, che non comunicano se non attraverso l’ascolto delle trasmissioni musicali giapponesi, le quali si tramutano in uno straniato accompagnamento alla tragedia personale.
Allan ‘n’ Allen’s Complaint (Il lamento di Allan e Allen), 1982 in collaborazione con Nam June Paik
video, colore, sonoro, 28’33”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
L’influenza dei padri sui propri figli e la complessità delle relazioni in una famiglia ebraica sono alla base di questo penetrante e toccante ritratto di due artisti: il poeta beat Allen Ginsberg (il cui padre Louis era stato già a sua volta poeta) e lo scultore e creatore di performance Allan Kaprow (il cui padre era stato un importante avvocato) sono presentati nella loro relazione e opposizione alle forti influenze di queste figure patriarcali. Il video si muove lungo una serie di trasformazioni visive e spaziali: le immagini si moltiplicano e proliferano, la velocità è accelerata o rallentata e l’audio non è più sincronizzato.
Rock Video: Cherry Blossom (Video di pietra: fioritura di ciliegio), 1986
video, colore, muto, 12’54”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
In un’intensa e lirica fusione di natura e tecnologia, Kubota descrive e rielabora immagini di rami e fiori di ciliegio rosa, contrapposti a un cielo vividamente blu, riuscendo a realizzare l’equivalente di un haiku visivo. Attraverso un uso sofisticato, sottile e fluido di elaborazioni elettroniche, Kubota sovrappone, digitalizza, rallenta, ricolora e arriva ad astrarre le immagini dei fiori di ciliegio, realizzando una trasmutazione poetica di spazio e immagine.
George Maciunas with Two Eyes 1972, George Maciunus With One Eye 1976 (George Maciunas con due occhi 1972, George Maciunas con un occhio 1976), 1994 video, bianco e nero, sonoro, 7′
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Tratto dalle registrazioni del video-diario di Kubota, Maciunas nella prima parte è ripreso mentre passeggia fra alcuni palazzi di Soho a New York commentandoli assieme ad alcuni amici, fra cui Nam June Paik, Barbara e Peter Moore e Yoshi Wada. La seconda parte del lavoro è ambientata nel corso dell’inaugurazione della personale di Ben Vautier del 1976 al Guggenheim Museum di New York.