La Risalita / The Escalator: Patrizio di Massimo, Il ciclo de La Risalita
Progetto in collaborazione con gli studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
A cura di Stella Bottai
15 marzo – 27 settembre 2021
Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea in collaborazione con la Città di Rivoli svela un nuovo programma di commissioni site-specific per lo spazio pubblico della risalita meccanizzata, impianto che collega il centro storico della città al piazzale del Castello. Il percorso, chiuso dal 2011, verrà riqualificato e reso accessibile in aree specifiche così da permettere la visione delle opere durante gli orari di apertura del Museo.
Il primo progetto, a cura di Stella Bottai, sarà realizzato da Patrizio Di Massimo (Jesi, 1983).
Questi dipinti di Patrizio Di Massimo, realizzati assieme agli studenti di Scenografia dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, raffigurano con teatralità i sentimenti legati all’esibizionismo, al mistero, alla rabbia e al narcisismo del mondo contemporaneo. Intitolati Il ciclo de La Risalita, sono stati creati dall’artista appositamente per gli spazi della risalita meccanizzata di Rivoli. Attraverso una serie di laboratori ospitati da Combo a Torino, Di Massimo ha coinvolto gli studenti in tutte le fasi della produzione, come in un’antica bottega d’artista, insegnando loro il proprio metodo a partire dalla fotografia dei personaggi e la composizione dei bozzetti, fino alla realizzazione pittorica vera e propria. Nell’insieme, queste quattro grandi tele offrono uno sguardo ironico sulla società di oggi.
Negli ultimi anni, la pratica figurativa di Di Massimo si è concentrata sul rapporto tra tecnica pittorica e i soggetti. In particolare, l’artista si interroga sull’idea del ritratto come veicolo di espressione e rappresentazione di certi stati d’animo, dialogando con importanti riferimenti della pittura storica e del XX secolo – tra questi, Giorgio de Chirico, Otto Dix e il movimento tedesco della Nuova Oggettività. Talvolta solitari, più spesso affollati, i dipinti di Di Massimo raffigurano personaggi al culmine di una metamorfosi emotiva che li ha trasformati in espressioni estreme di sé, articolando rapporti paradossali tra identità individuali e collettive. Fino ad oggi, Di Massimo ha ritratto dal vivo esclusivamente chi gli è vicino, come i propri familiari e gli amici. Per questo nuovo progetto, l’artista ha per la prima volta coinvolto persone estranee, note o anonime, motivato dal desiderio di offrire attraverso il proprio lavoro una rappresentazione corale della comunità locale.
Ne Il ciclo de La Risalita, l’artista unisce leitmotiv distintivi della propria pittura – come ad esempio l’inclusione di creature mostruose e l’uso di soffici drappi come sfondo, che ricordano sipari chiusi e allo stesso tempo sono riconducibili anche a fondali monocromi della pittura antica – con rimandi storici, quali la Congiura dei Pazzi che portò all’uccisione di Giuliano de’ Medici nel XV secolo, ed anche a vicende contemporanee. Tra queste, spicca un pannello di oltre quindici metri con cui l’artista onora i lavoratori essenziali che hanno mantenuto vivo il tessuto sociale durante il lockdown dei mesi scorsi causato dall’emergenza COVID-19, immaginandoli simbolicamente come intrepidi acrobati circensi dalle plurime abilità. Altrove, una serie di fantasmi getta invece il panico tra i presenti, evocando il sentimento di paura tipico del momento storico che stiamo attraversando.
Afferma Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, “questo intervento artistico di Patrizio Di Massimo compie un piccolo miracolo – in attesa di una risoluzione permanente. Riqualifica attraverso l’arte una area inutilizzata collegando il nostro museo, che è una eccellenza mondiale, alla vita reale della città sottostante. Come in un affresco storico, narra attraverso la finzione il mondo di oggi – fragile di fronte alle pandemie, ma anche giocoso, energico e vitale. Si tratta di una vera risalita”.
Andrea Tragaioli, Sindaco della Città di Rivoli, dichiara “Quell’opera architettonica, la risalita meccanizzata, mai amata e poco usufruita dai rivolesi, incastonata nella collina sotto il Castello – come programmato da questa amministrazione – diventerà finalmente uno spazio urbano di incontro che collegherà la città al Museo d’Arte Contemporanea, attraverso percorsi artistici e culturali. Presto inizieranno i lavori per un nuovo assetto della risalita che non sarà più meccanizzata e “Il ciclo de La Risalita” rappresenta un’anticipazione della futura fruizione dell’opera. Ritengo anche opportuno evidenziare la fattiva collaborazione con la direzione del Castello di Rivoli in una visione comune di valorizzazione della proposta artistica, oltre le mura del Museo d’Arte Contemporanea. La Convenzione firmata tra il Comune di Rivoli e il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea per la gestione artistica della risalita sarà un significativo atto per avviare un nuovo percorso di coinvolgimento del territorio e di crescita della proposta culturale”.
L’opera Il ciclo de La Risalita di Patrizio Di Massimo fa parte del progetto espositivo ESPRESSIONI. La proposizione in corso al Castello di Rivoli.
Biografia
Patrizio Di Massimo (Jesi, 1983) vive e lavora a Londra, dove ha conseguito un Master in Fine Arts presso la Slade School of Art. Mostre personali includono Palazzo Ducale, Urbino (2019), KURA., Milano (2019), ChertLüdde, Berlino (2018), Rodolphe Janssen, Bruxelles (2017), Monteverdi, Pisa (2015), T293, Roma (2014), Kunsthalle Lissabon, Lisbona (2014), Gasworks, Londra (2013), Villa Medici, Roma (2012).
Tra le mostre collettive, si ricordano ParaSite, Honk Kong (2020), Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2019), Tale of a Tub, Rotterdam (2019), Museion, Bolzano (2018), EVA International, Limerick (2018), Hangar Bicocca, Milano (2017), CURA Basement, Roma (2016), Fiorucci Art Trust, Londra (2015), Triennale di Milano (2015), MUHKA, Anversa (2014), Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino (2014), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2013), MAXXI, Roma (2012).
Il progetto è realizzato con il contributo della Regione Piemonte
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