Sabato 11 dicembre 2021 – Diciassettesima Giornata del Contemporaneo
Sabato 11 dicembre 2021 il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea presenta una serie di eventi e incontri performativi da vivere in presenza al Museo.
Il programma è stato realizzato in occasione della Diciassettesima edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Magico Bus Elettrico
Arte, letteratura, aria pulita. L’autobus elettrico per il Castello di Rivoli
Un programma del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea realizzato in collaborazione con IVECO BUS, Arriva ed Enel X, la Libreria Internazionale Luxemburg, Torino e con il supporto concettuale di Faust, Torino
Ore 13.30 ritrovo presso la Libreria Internazionale Luxemburg, Via Cesare Battisti 7, Torino
Ore 14 partenza da Piazza Castello, Torino
Per un sabato al mese, il programma culturale si svolge a bordo di una navetta elettrica, durante il percorso di circa 40 minuti da Torino a Rivoli. Il Magico Bus Elettrico che connette Torino a Rivoli – decorato appositamente dall’artista Claudia Comte per ospitare l’iniziativa – accoglie di volta in volta esponenti della cultura e artisti i quali presentano ai passeggeri/visitatori contenuti artistici inediti. Sabato 11 dicembre il Magico Bus Elettrico ospiterà il filosofo Leonardo Caffo, gli artisti Michael Rakowitz e Giuliana Rosso, gli scrittori Marco Rossari e Valeria Montebello, l’artista Seth Price con una sonorizzazione, oltre al Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea Carolyn Christov-Bakargiev. Il Capo Curatore e Curatore delle Collezioni del Castello di Rivoli nonché Vice Presidente AMACI Marcella Beccaria rifletterà sul Museo come organismo in movimento a partire dai disegni di Alfred J. Barr che rappresentava il MoMA di New York come un metaforico torpedo/siluro capace di attraversare il tempo.
Il programma del Magico Bus Elettrico è curato da Gianluigi Ricuperati e Giulia Colletti.
Giuliana Rosso. Finchè quel che fantastichiamo è stato
Sonorizzazione dell’opera realizzata da Ramona Ponzini
Incontro con le artiste e Marcella Beccaria
Primo piano, Sala 6, ore 15
Finchè quel che fantastichiamo è stato, 2020, è un’installazione ambientale commissionata a Giuliana Rosso in occasione della mostra Espressioni. La proposizione e recentemente entrata a far parte delle Collezioni del Castello quale comodato dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.
L’opera della giovane artista torinese sottolinea il paradosso dell’iperconnesione digitale che, pur moltiplicando le relazioni, delinea uno spazio di inquietante e angosciosa solitudine. L’artista ha immaginato l’opera come una sorta di “piccolo racconto cataclismico” proponendo l’atmosfera di una cameretta da adolescente abitata da vari personaggi tra cui una ragazzina e un avatar. Questo luogo/asteroide, disperso in un’area remota delle memorie adolescenziali dell’artista, deflagra in un’esplosione di cui sarà possibile percepire oscillazioni foniche e onde elettromagnetiche grazie al nuovo intervento appositamente realizzato da Rosso, una sound performance realizzata dall’artista Ramona Ponzini.
La performance sonora sarà presentata esclusivamente sabato 11 dicembre in occasione della Diciassettesima Giornata del Contemporaneo. A seguire Giuliana Rosso e Ramona Ponzini dialogheranno con Marcella Beccaria.
Leonardo Caffo. La scomparsa del pubblico come conseguenza dell’antropocentrismo
Conferenza incontro tra il Filosofo in Residenza e Carolyn Christov-Bakargiev
Teatro del Castello, ore 16
Leonardo Caffo terrà una conferenza incentrata sulla scomparsa del pubblico, sulle sue diverse caratterizzazioni e qualità. Muovendo da una selezione di opere custodite nelle collezioni del Museo o visibili nella cornice delle mostre temporanee, il filosofo si interrogherà nel suo intervento sulla nozione di “pubblico”, declinandone le molteplici accezioni. Il pubblico del digitale è un pubblico vero? Il pubblico umano è l’unico pubblico al quale possiamo ambire? Che ne è del pubblico di genere o dei pubblici non allineati a una cultura dominante? Gli oggetti e le opere non sono essi stessi una forma di pubblico? Cosa significa rivolgersi al pubblico del futuro? In parte anticipate nella prima stagione della serie di podcast commissionati dal Castello di Rivoli nel 2020 in occasione della sua Residenza presso il Museo, le risposte a queste domande implicano per il filosofo un ripensamento delle dinamiche di interazione tra visitatore, opera d’arte e istituzione, nonché una conseguente messa in discussione delle storicizzate e contemporanee posizioni antropocentriche.
Michael Rakowitz. Seder for Pompeii
In collaborazione con Pompeii Commitment. Materie archeologiche
Conferenza performativa. Introducono Andrea Viliani e Marianna Vecellio
Teatro – Atrio del Castello, ore 17
Michael Rakowitz eseguirà una performance-lecture intitolata Seder for Pompeii, a cura di Marianna Vecellio, curatore del Museo, organizzata nell’ambito della collaborazione tra il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Pompeii Commitment. Materie archeologiche, programma ideato per il Parco Archeologico di Pompei da Massimo Osanna e Gabriel Zuchtriegel con Andrea Viliani.
Il seder è un pasto simbolico composto, come indica la parola, da una sequenza particolare di cibi e preghiere che si tiene in occasione di alcune ricorrenze della cultura ebraica tra cui la Pasqua. Esso narra i diversi momenti della storia del popolo ebraico, tra cui il conflitto con il faraone, le dieci piaghe e la liberazione dalla schiavitù. Per questa azione l’artista ha raccolto numerosi oggetti in pietra lavica che rimandano alla storia del sito archeologico di Pompei ma anche alla recente scoperta del thermopolium, luogo di ristoro dove gli abitanti di Pompei usavano acquistare bevande e cibi pronti per il consumo quotidiano. Il ‘termopolio’ stesso e, soprattutto, le tracce di cibo presenti all’interno delle sue anfore in terracotta, hanno ispirato l’artista a realizzare un progetto connesso al cibo e ai suoi rituali. Attraverso la pratica della narrazione e la cerimonia del cibo, l’artista rievoca l’antica città di Pompei, riportandola in vita e ricostruendo attorno a essa una nuova comunità.
Una documentazione audiovideo di Seder for Pompeii sarà pubblicata in contemporanea sul portale www.pompeiicommitment.org e sul Cosmo Digitale del Castello di Rivoli.
Sabato 11 dicembre 2021, in occasione della Diciassettesima edizione della Giornata del Contemporaneo, il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea sarà aperto al pubblico con ingresso gratuito.
Per raggiungere il Castello di Rivoli il Magico Bus Elettrico può essere prenotato sul sito www.castellodirivoli.org/tickets
Magico Bus Elettrico è realizzato in collaborazione con
Con la collaborazione di
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Biografie artisti
Leonardo Caffo (Catania, 1988) è un filosofo, scrittore e curatore. La sua ricerca muove dalla nozione di post-umano, interspecie e identità. Attualmente è Filosofo in Residenza presso il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Professore di Estetica dei media e della moda alla NABA di Milano. Ha curato il Public Program alla Triennale di Milano nel 2020 e insegnato Filosofia teoretica al Politecnico di Torino. Collabora con il Corriere della Sera. Tra i suoi libri: Essere giovani. Racconto filosofico sul significato dell’adolescenza (Ponte alle grazie, 2021); Il cane e il filosofo (Mondadori, 2020); La vita di ogni giorno (Einaudi, 2016) e Fragile umanità (Einaudi, 2017).
Ramona Ponzini (Piacenza, 1979) vive e lavora a Torino. La sua pratica si inscrive in un territorio ibrido che coniuga tecniche proprie delle arti visive e letterarie come il collage o il cut-up burroughsiano, alla sperimentazione sonora e all’improvvisazione di stampo noise e jazzistico. A livello compositivo, il processo adottato da Ponzini segue una matrice prettamente concettuale, attraversando l’idea di “editing” e di “campionamento” di elementi codificati e riprocessati attraverso l’uso di loop machine ed effetti sia digitali sia analogici. Dei “d’après sonori” che attingono alla poesia, alla musica e al paesaggio, catturati attraverso la tecnica del field recording.
Seth Price (Gerusalemme, 1973) vive e lavora a New York. Price utilizza ogni tipo di medium, dalla scultura al film, dal web design alla musica, dagli abiti alla poesia, per scandagliare l’infinta flessibilità del mondo digitale, la sua immaterialità totalizzante e le profonde trasformazioni che la tecnologia ha operato sulla contemporaneità. Il processo di ripetizione, ingrandimento ed elisione fa dei suoi foto-collage delle pagine che compongono un racconto di superfici, tra le quali si riconoscono la pelle umana, la carta e la pellicola sintetica. Mostre personali includono: Da parte degli artisti: dalla casa al museo, dal museo alla casa. Omaggi alle opere della Collezione Cerruti. Capitolo 1, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino, 2019; Seth Price: Danny, Mila, Hannah, Ariana, Bob, Brad, MoMA PS1, New York, 2018; Social Synthetic, Stedelijk Museum, Amsterdam, 2017. Mostre collettive includono: Phantom Plane, Cyberpunk in the Year of the Future, Tai Kwun Centre for Heritage & Arts, Hong Kong, 2019; Art in the Age of the Internet, 1989 to Today, Institute of Contemporary Art, Boston, 2018. Nel 2018 ha partecipato alla 13. Biennale di Shanghai.
Michael Rakowitz (Great Neck, New York, 1973) vive e lavora a Chicago. Rakowitz crea sculture, disegni, installazioni, video, nonché progetti collaborativi e performativi. Le sue opere narrano le grandi trasformazioni storiche causate da guerre e altri traumi, denunciando le contraddizioni della globalizzazione. Rakowitz ha esposto in numerose rassegne interazionali come la 16° Biennale di Sydney, 2008; dOCUMENTA(13), 2012; 10a e 14a Biennale di Istanbul, 2007 e 2015; 8a e 14a Biennale di Sharjah, 2007 e 2019. Le sue opere sono nelle collezioni permanenti di importanti musei quali Tate Modern, Londra e The Museum of Modern Art, New York. Ha vinto il Premio Nasher nel 2020; il Premio Herb Alpert nel 2018; il Premio Fondazione Tiffany nel 2012; il Premio della giuria alla Biennale di Sharjah; il Dena Foundation Award nel 2003 e il Design 21 Grand Prix dell’UNESCO nel 2002.
Giuliana Rosso (Torino, 1992) vive e lavora a Torino. La sua ricerca si muove tra pittura e disegno, con contaminazioni tridimensionali che pone in relazione stretta con lo spazio reale. Il suo lavoro indaga una condizione umana di inquietudine costante, intrisa di sentimenti contrapposti dove l’infanzia e l’adolescenza ne diventano metafora. Sue mostre personali includono But I doubt, I tremble, I see (shaking edges and) the wild thorn tree, Pina, Vienna (2021); Soltanto ora, perdute, mi diventano vere, VEDA, Firenze (2019). Tra le mostre collettive a cui ha partecipato includono Espressioni. La proposizione, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino (2020); Capriccio 2000, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2019); Expanded Painting, Galleria Massimo Minini, Brescia.