Torrenti di Umidi Nodi | Workshop di Derek MF Di Fabio

22.02.2025 - 23.02.2025 dalle 11:00 alle 13:00

Derek MF Di Fabio

Torrenti di Umidi Nodi

Workshops 22 e 23 February 2025, h. 11:00 agli  Orti Generali

Programma completo

La partecipazione è aperta a tutte. Clicca qui per iscriversi questo link

Dopo il primo workshop di gennaio, il viaggio di Torrenti di Umidi Nodi prosegue con due nuove sessioni agli Orti Generali. Partendo dall’esplorazione del contesto del fiume Sangone e delle sue sponde in continua evoluzione, con Derek MF Di Fabio intrecceremo storie, testi e piante per riflettere su corpi d’acqua, beni comuni e pratiche abolizioniste.


Torrenti di Umidi Nodi è una serie di tre laboratori ideati dall’artista Derek MF Di Fabio che si realizzeranno presso Orti Generali il 26 gennaio, il 22 e 23 febbraio.
Nei laboratori si intrecceranno storie di argini e corpi d’acqua. Partendo dal contesto ridisegnato costantemente dal fiume Sangone con il suo scorrere, i laboratori vogliono avvicinare storie personali ed esperienze storiche, riflettendo sulle conseguenze materiali e le trasformazioni legate alla definizione di un corpo mutevole.

Per secoli, il corso dei fiumi ha modellato la morfologia dei luoghi, successivamente catturati e cristallizzati attraverso lo sviluppo urbano. La partizione e la privatizzazione delle terre comuni hanno solcato le divisioni tra persone e le politiche economiche hanno determinato chi ha accesso e chi può plasmare la giustizia.

Il fiume Sangone ha definito i confini di Orti Generali, i suoi mutevoli argini richiedono manutenzione per evitare che piene e detriti danneggino l’alveo, gli spazi limitrofi e i suoi ecosistemi.
La presenza di argini antropici parla anche dell’alterazione del territorio per mano umana, la quale riecheggia la costruzione di recinti, mura e confini per delineare proprietà ed appartenenza.
Il fiume, in quanto importante risorsa idrica del territorio, è un bene comune per le comunità umane e non. L’esempio e storia del suo sfruttamento e della sua privatizzazione sono spunto per riflettere su come nasce l’idea di altro: delimitare porta a dinamiche di esclusione e separazione. Ciò che prima era condiviso, ora invece è sottoposto a politiche economiche che portano a una chiara distinzione tra mio e tuo, tra me e te, tra giusto e sbagliato.

Il Sangone diventa così il punto di partenza per riflettere sul concetto di bene comune, sulle responsabilità associate alla sua tutela e su quelle richieste quando si fa parte di una collettività: un impegno che si estende su un piano civico ed ecologico.
Il fiume è così soggetto geopolitico e geologico. Osservare, avvicinarsi e forse capire gli argini tenendo conto del suo movimento e dei cicli delle sue acque, significa guardare da vicino l’equilibrio fragile e sfruttato delle relazioni tra l’ambiente e le comunità che lo abitano.

Il laboratorio del 26 gennaio è il primo episodio di un racconto che si svilupperà durante l’inverno. In questo incontro esploreremo gli argini del Sangone e il territorio di Orti Generali su cui fluisce. Raccoglieremo e rielaboreremo testi. Daremo forma a queste narrazioni usando salici, olmi e altra vegetazione. Impareremo a intrecciare piante e storie.

Questo esercizio continuerà e si svilupperà nei laboratori successivi del 22 e 23 febbraio.

Chi partecipa a questo primo laboratorio è invitato a prendere parte anche ai workshop del 22 e 23 febbraio, ma la continuazione non è obbligatoria.

 

l laboratorio è parte di Vibrant Natures. On Telluric Cosmologies, progetto a cura di Guido Santandrea e Marianna Vecellio, realizzato in collaborazione tra Almanac, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Orti Generali.

Vibrant Natures. On Telluric Cosmologies è realizzato grazie al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Regione Piemonte.