Anna Boghiguian. Lo studio dell’artista

The Studio, Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea

a cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marianna Vecellio

Inaugurazione: lunedì 8 maggio 2017, ore 18

Terzo piano del Castello- sala 38

 

Per la prima volta nella storia del Castello di Rivoli, in una sala della residenza sabauda verrà ricreato lo studio di un’artista.

Lunedì 8 maggio verrà inaugurata la sala che anticipa la prima mostra retrospettiva mondiale dell’artista egiziana-canadese di origine armena Anna Boghiguian (Il Cairo, 1946), vincitrice del Leone d’Oro per il miglior padiglione (Armenia) alla 56° Biennale di Venezia nel 2015.

Il progetto scaturisce dalla residenza dell’artista al Museo per oltre un mese, durante il quale ha trasportato il suo studio dal Cairo a Rivoli e ha lavorato a una nuova serie di opere dedicate al periodo trascorso dal filosofo Friedrich Nietzsche a Torino tra il 1888 e il 1889.

Oltre a riprodurre gli ambienti dell’atelier di Boghiguian a Il Cairo – le stanze interne colme di opere e disegni, barattoli di pigmento, tappeti, oggetti orientali e un ampio terrazzo che affaccia sul Nilo, sorvolato da stormi di uccelli – la sala ospita anche opere giovanili mai mostrate al pubblico prima d’ora.

La mostra retrospettiva dell’artista Anna Boghiguian, allestita al terzo piano della Manica Lunga, sarà inaugurata il 18 settembre 2017.

Pur mantendendo lo studio e la casa al Cairo, Boghiguian vive e lavora nomadicamente tra Europa, Asia, Africa e nelle Americhe. Figlia di un orologiaio armeno, studia scienze politiche e arte all’American University del Cairo negli anni Sessanta. Si trasferisce in Canada nel 1970 dove studia arte e musica alla Concordia University di Montreal. Interessata alla letteratura, alla filosofia e alla politica, Boghiguian è conosciuta per i suoi disegni e quadri espressionisti eseguiti spesso a encausto con tratto spontaneo e colori saturi. Le opere combinano figurazione e testo scritto e scaturiscono dall’osservazione della condizione di conflitto sociale nel mondo contemporaneo durante la globalizzazione. La sua pittura è un vero e proprio corpo, capace di toccare tutti i sensi e favorire una dimensione empatica dell’opera.

Oltre alla pittura, l’artista usa numerosi linguaggi espressivi tra i quali scultura, fotografia, scrittura e suono. I suoi collage incorporano oggetti e ritagli di immagini stampate. Le sue installazioni e opere ambientali offrono una interpretazione unica dell’esperienza del viaggio e dell’essere umano contemporaneo, in transito tra passato e presente, poesia e politica, sguardo felice sul mondo e osservazione critica.

Aperta al pubblico su richiesta.

 

 

 

 

 

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