Anteprima 3. Marco Bagnoli

27 marzo 1992 - 31 maggio 1992
A cura di Ida Gianelli
Il lavoro di Marco Bagnoli (Empoli, 1949) riguarda il legame tra l’ordine scientifico della conoscenza e l’esperienza sensibile. Le sue installazioni coinvolgono l’ambiente tramite l’impiego di molteplici mezzi espressivi e una continua sperimentazione sulle forme e sui materiali.
Per il ciclo di mostre “Anteprima”, Bagnoli ha creato un lavoro articolato nelle tre sale della torre angolare del Castello alle quali si accede attraverso un tunnel di luce e ombra. Nella prima è collocata una grande scultura bianca, costruita da un insieme sovrapposto di cerchi di raggio diverso. La loro rotazione determina la forma e il volume della scultura che, colpita da una luce artificiale, proietta l’ombra di un doppio profilo umano, orientato in direzioni opposte. Lo “stare della figura” indicato dal titolo del lavoro, Colui che sta, allude all’incapacità di compiere un atto che superi la pura stasi. Tuttavia, la figura è generata essa stessa dal movimento circolare dei punti
da cui sono determinate le linee rotanti intorno a un asse. Accanto, una struttura in rame a larghe maglie disegna un reticolo costellato da piccole radici di bosso. Questa struttura equivale a una mappa del cielo, nella quale le radici rappresentano le stelle, mentre il reticolo disegna le coordinate spaziali per identificarle.
Negli altri due ambienti si distende una traiettoria a spirale che ha come punti cardinali due grandi quadri dipinti ad affresco recanti, nel primo caso, il disegno del muro di cinta esterno del Castello, nell’altro un doppio profilo che si riconnette con quello di Colui che sta.
Karin Gavassa