Arte americana 1975-1995

21 ottobre 1997 - 18 gennaio 1998

A cura del Whitney Museum of American Art, Eugenie Tsai

La mostra propone una selezione di opere di artisti americani provenienti dalla collezione permanente del Whitney Museum che, con più di undicimila opere d’arte, rappresenta il più importante museo al mondo dedicato all’arte statunitense.

Prende avvio da una selezione di opere appartenenti all’Espressionismo Astratto seguite da opere di Minimal Art e dalle forme più radicali di astrazione degli anni Settanta, per poi passare alle opere di artisti che, nei vent’anni successivi, hanno danno vita a una variegata ricerca stilistica, incentrata sulle tematiche sociali, i conflitti razziali, la cultura di massa. Il periodo tra il 1975 e il 1995 vede infatti l’emergere di personalità e tendenze che, mettendo in discussione le premesse prevalentemente formali degli anni precedenti, rivelano un maggior impegno sul piano dei contenuti. L’arte americana di questi decenni si interroga sulla società in cui è calata e sui rapporti che questa intesse con il mondo. A partire dal secondo dopoguerra, la sempre maggiore contrapposizione fra America ed Europa aveva spinto entrambe le realtà a ricercare e definire una specificità culturale. Nel corso degli anni tra il 1975 e il 1995 gli artisti americani maturano la consapevolezza che tale specifico non è unitario, ma è caratterizzato da molte voci, molte tradizioni, molte culture che convivono tra loro. È un’arte contraddistinta anche da una grande molteplicità di indirizzi espressivi come dimostra l’estrema varietà stilistica delle opere esposte, dalle fotografie di Cindy Sherman e Catherine Opie sul rapporto fra individuo e società, alle installazioni video di Tony Oursler che rimandano a situazioni di emarginazione e disagio, agli oggetti allusivi alla simbologia consumistica di Jeff Koons.

Francesca Gambetta