Joel-Peter Witkin
06 giugno 1995 - 17 settembre 1995
A cura di Germano Celant
Le fotografie dell’artista americano Joel-Peter Witkin (Brooklyn, New York, 1939) sembrano muoversi nell’universo del perverso e del sacrilego, toccando tutto ciò che è tabù e proibito. Esse costituiscono un atto estremo, una catastrofe visiva che celebra la sacralità stupefacente e sublime del corpo di nani e storpi, androgini ed ermafroditi, soggetti ritenuti storicamente non rappresentabili.
In mostra è presente un’ampia selezione delle immagini fotografiche di Witkin, tutte realizzate mediante una complessa serie di passaggi manuali prima di raggiungere la stampa definitiva, in alcuni casi ritoccata mediante interventi pittorici.
Tutte le opere di Witkin promuovono una revisione dei temi e delle immagini dei corpi che compongono la mitologia occidentale, rivisitando al contempo i capolavori della tradizione artistica europea. Nell’iconografia classica, anche di soggetto religioso, l’artista inscrive una carica dissacrante e provocatoria, esprimendo così lo sgomento e la meraviglia di fronte al sublime e al mostruoso.
Luigi Fassi