Ottobre 1968. “arte povera più azioni povere” agli Arsenali di Amalfi

13 ottobre 2018 – 31 marzo 2019

A cinquant’anni dalla mostra arte povera più azioni povere (Antichi Arsenali della Repubblica, Amalfi, 4-6 ottobre 1968), questa mostra raccoglie fotografie che documentano un momento chiave dell’arte del dopoguerra. Le immagini raccolte vennero scattate ad Amalfi nel 1968 da Bruno Manconi, provenienti dall’archivio di Lia Rumma e di cui una copia è stata donata all’archivio del Museo in questa occasione. Il corpus di immagini è di altissimo valore, in quanto in alcuni casi si tratta dell’unico documento esistente capace di raccontare opere e azioni del tutto effimere. Al tempo stesso, esso testimonia l’eccezionale momento storico che vide riunite le creatività di alcuni tra i maggiori artisti e intellettuali che hanno rivoluzionato l’arte contemporanea a livello internazionale.

La mostravenne organizzata nel 1968 dal Centro Studi Colautti di Salerno promosso da Marcello Rumma, illuminato collezionista, editore e mecenate, e curata da Germano Celant (che aveva già allestito la prima mostra di Arte povera Arte Povera-IM spazio, Galleria La Bertesca, Genova, settembre-ottobre 1967, e pubblicato il manifesto teorico “Arte Povera. Appunti per una guerriglia”, novembre 1967, Flash Art).

La mostra ad Amalfi – la prima mostra pubblica dell’Arte povera – costituì anche il primo importante momento di internazionalizzazione degli artisti degli anni sessanta in cui protagonisti dell’arte concettuale, del postminimalismo e della Land Art si incontrarono. Insieme a Giovanni Anselmo, Alighiero BoettiLuciano Fabro, Paolo Icaro, Jannis Kounellis, Gino Marotta, Mario MerzMarisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Gianni Piacentino, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Gilberto Zorio, (l’artista Piero Gilardi partecipò al convegno), la rassegna di Amalfi incluse anche altri artisti qualiPietro Lista e Ableo e artisti europei come l’inglese Richard Long e gli olandesi Jan Dibbets e Gerard Van Elk.