Cécile B. Evans

What the Heart Wants (Ciò che il cuore vuole) accoglie i visitatori in una sorta di situazione “liquida”, la cui pur sfuggente materialità trasmette la sensazione fisica di entrare nel mondo virtuale. Il video principale, ambientato in un tempo chiamato “after K”, propone l’inquietante e a tratti assurda visione di un possibile futuro nel quale l’estrema evoluzione tecnologica porta alla comparsa di esseri che sono costituiti dall’unione di software, hardware e coscienza, al punto da abbattere la distinzione tra umano e non umano. Tra i personaggi che abitano questo nuovo mondo si riconoscono un trio di figure animate dalle sembianze umane parzialmente complete, un robot che si occupa di bambini sviluppati in laboratorio, un gruppo di orecchie (senza corpo) organizzate come un collettivo di lavoratori, una cellula immortale e una memoria proveniente dal 1972, per qualche motivo sopravvissuta agli umani che l’avevano generata. A tratti, le vicende sembrano determinate da HYPER, una voce narrante femminile che incarna una potente società commerciale. Pur nelle loro differenze, tutti questi personaggi sembrano accumunati dalla capacità di provare intense emozioni, quasi si trattasse di quella parte della vita umana capace di resistere a qualunque scenario futuro, forse persino alla scomparsa stessa della nostra specie.

 

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