Michal Rovner

Cracks In Time – Rivoli, 2012 di Michal Rovner è un’installazione site-specific appositamente ideata per la sala 18 del Castello di Rivoli. Il lavoro è parte di un progetto in itinere relativo alla nozione di crepa ed al conseguente processo di costruzione/decostruzione/ricostruzione. In Cracks In Time – Rivoli Rovner crea un dialogo tra gli affreschi classici e situazioni contemporanee della vita.
L’artista israeliana considera infatti la storia come una successione cronologica di interruzioni, una catena di rotture. In questo contesto, il lavoro ha a che fare sia con l’archeologia sia con la politica. Gli elementi su cui si basa sono le figure di cinquanta persone in Russia, Romania e Israele che si tengono per mano così da creare una linea umana che può essere considerata come una frase in un testo. La forza e la forza contraria che queste linee creano, generano infatti rotture e crepe. Queste figure umane sono in moto perpetuo e paiono rappresentare il movimento del genere umano che procede lentamente in un tempo che è una strana fusione di tutti i tempi.
L’autore israeliano David Grossman, noto attivista, scrive in proposito “In tutte le sue opere, Michal Rovner si interessa ai confini, sfida il concetto di frontiera, lo infrange, lo forza oltre i suoi limiti. Talvolta pare che si diverta a stare ai margini, sentendo il fremito di differenti realtà che sono opposte o addirittura ostili l’una all’altra, fino a incontrarsi o scontrarsi […]. Il tempo, il movimento e la luce sono per Rovner le materie prime, mentre il profondo desiderio di creare, di trascendere il sottile dominio della banalità e dell’alienazione, della distruzione e morte, sono la sua motivazione artistica e umana […]. L’artista, nel creare i suoi lavori, è solita mescolare luoghi, tempi e materiali.