Tacita Dean
L’obsolescenza è forse il concetto che più interessa Tacita Dean. L’artista si sofferma su specifici dettagli della realtà, preferendo indagare quanto, pur essendo presente, sembra appartenere al passato. Sospese in una dimensione temporale autonoma, le sue opere sono come documenti di ciò che è stato, testimonianze raccolte prima che la memoria di fatti, eventi o persone svanisca completamente. Intenzionalmente, le tecniche adottate dall’artista non sono quelle della tecnologia attuale, ma al contrario privilegiano metodi e materiali non più facilmente reperibili. Amadeus (swell consopio), 2008, documenta il viaggio attraverso la Manica di una piccola nave da pesca di nome Amadeus. Il film, muto e girato su pellicola a 16 millimetri, inizia in Francia, a Boulogne-sur-Mer, nel buio prima dell’alba. Registrando il lento e ondeggiante incedere della barca, il film continua fino all’arrivo a Folkestone, in Inghilterra. Quest’ultima località è sia il luogo dove l’artista ha trascorso la propria infanzia sia un porto parzialmente dismesso, da quando il traffico di ferry boat che attraversavano la Manica è diminuito drasticamente a causa del nuovo tunnel sottomarino.