Tony Oursler
Dalla metà degli anni Settanta, Tony Oursler sviluppa un vasto corpus di lavori comprendenti installazioni, pittura, scultura, performance e video, incorporando pratiche dalle matrici assai differenziate. Nelle sue installazioni figure antropomorfe di teste, pupazzi e bambole sono animate da proiezioni video dotate di voci narranti. Precedentemente, l’artista ha realizzato in un arco di vent’anni di attività una ricca produzione di video dai toni a metà fra il visionario e l’allucinato.
I video di Oursler formano un insieme di narrazioni oblique e sinistre, dai toni e dalle atmosfere spesso bizzarre, quando non proprio ossessive, ricche di omaggi al cinema espressionista tedesco e alla vigorosa pittura neo-figurativa tornata in auge proprio fra i tardi anni Settanta e i primi Ottanta. La presenza costante di uno spiccato humor nero si mescola a messe in scena dalla forte e artificiale teatralità. Un vero e proprio universo in miniatura, realizzato e dipinto a mano, mescolato con scene di animazione e con presenze date da proiezioni, forma la scena della personale reinterpretazione narrativa di Oursler; influenzata da una sensibilità post-punk, contraddistinta dalla presenza di voci narranti spesso fuori campo e da un gusto per collage sonori inquietanti, la sua ricca produzione suggerisce un’atmosfera simile a stati onirici o di trance. Il gusto scherzoso e ironico nel!’assemblare materiali eterogenei provenienti da una vasta massa di artefatti culturali (e subculturali) si collega a un interesse per quelle fantasie, quei sogni e quelle ossessioni adolescenziali, talvolta anche macabre e spaventose, tipiche della società occidentale. Un gusto disinvolto per forme di simulazione e di parodia degli effetti speciali cinematografici ed elettronici lo porta spesso a risultati immediatamente auto-ironici e immediatamente riconoscibili nella loro capacità di denudare i meccanismi di illusione, mentre temi e riferimenti spaziano da un interesse per stati psicotici, frustrazioni e alienazioni sessuali, fino alle forme di mania, di isteria, di violenza, attraverso le fondamentali dicotomie del Bene e del Male, della vita e della morte. Dai tardi anni Ottanta, il crescente interesse per la tecnologia porta Oursler a interessarsi agli aspetti più nascosti e rimossi sottesi alla psiche e all’immaginazione umana, riuscendo in maniera sempre più convincente a realizzare vere forme di analisi e critica sociale. [F.B.]
Elenco opere
Selected Works (Opere scelte), 1979
video, bianco e nero, sonoro, 34’20”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Diamond (Head) (Diamante – Testa), 1979
video, bianco e nero, sonoro, 13’52”
In un vasto assortimento di oggetti e di disegni ripresi a distanza ravvicinata, sono mostrate le traiettorie di quasi-personaggi quali una testa e varie altre figure vagamente antropomorfe.
Good Things and Bad Things (Cose buone e cose cattive), 1979
video, bianco e nero, sonoro, 11’51”
Attraverso una serie di scene simili a vignette, si succedono rappresentazioni di volti e figure, una mano indica (e sporca) le pagine di un libro aperto e un volto viene letteralmente fatto a pezzi da sei braccia.
Life (Vita), 1979
video, bianco e nero, sonoro, 9’17”
In una serie di brevi scenette “animate” a mano, osserviamo la crescita stentata di una piantina di fronte a un palazzo e gli inquietanti destini di alcuni insetti posti in confezioni e tubetti di plastica trasparente.
The Weak Bullet (La pallottola debole), 1980
video, colore, sonoro, 12’41”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
In un’ambientazione visibilmente pittorica e dalle tinte oscure e sinistre, un proiettile esploso da due figurette si mette in viaggio, entrando in contatto con altre situazioni. La pallottola uccide una figura di aspirante suicida, raddrizza un’antenna e arriva a penetrare un corpo di donna.
Grand Mal (II grande Male), 1981
video, colore, sonoro, 22’36”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Introdotto dall’immagine di un congegno in fase di emergenza, questo video accumula immagini particolarmente cupe ed espressioniste, in un crescendo di ansie rivolte alla presenza del sesso e della morte, passando fra visioni di metropoli terrorizzanti e del giardino dell’Eden.
Son of Oil (Figlio del petrolio), 1982
video, colore, sonoro, 16’08”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
In questo video la macchina del cervello umano entra in crisi. A metà fra segni di panico e mancanza di speranze, Oursler offre il racconto di un moderno eroe, impersonato da un attore, ossessionato da voci fantasma che lo conducono all’alienazione in mezzo a scenari di decadenza urbana e industriale.
Diamond: The 8 Lights (Spheres of Influence) (Diamante: le 8 luci – Sfere d’influenza), 1985
video, colore, sonoro, 53’47”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Prodotto parallelamente alla grande installazione multimediale omonima, creata per il Centre Pompidou di Parigi, questo video articola una serie di scene dall’impianto visivo spiccatamente onirico e spesso quasi orrorifico, mostrando figure umane in balia di spiriti e di presenze sinistre, e alternando scene con figure animate a presenze corporee di attori immersi in scenari scuri e soprannaturali.
Sucker (Perdente), 1987
video, colore, sonoro, 5’33”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Questo breve lavoro mostra, una dopo l’altra, una serie di immagini e situazioni spaventose che mescolano immagini e iconografie sacre a visioni di morte violenta e di sangue, su sfondi pittorici di grande bellezza.
Joyride™ (Viaggio della gioia®) , 1988
video, colore, sonoro, 14’23”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Nato come collaborazione fra l’artista e la scrittrice Constance DeJong, questo video procede come un viaggio frenetico (il titolo pare rimandare ai vagoni delle giostre o “montagne russe”) attraverso le gioie e le scoperte, in una sorta di odissea moderna, dello spettacolo della cultura e del mercato consumistico statunitense.
ONOUROWN (Da soli), 1990
video, colore, sonoro, 45’40”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Recitato da attori, questo video segue le peregrinazioni di due pazienti che vengono rilasciati da un ospedale psichiatrico. Tornati nel mondo “reale”, Tony, Joe e il loro cane Woody, con un po’ di riluttanza, si trovano a doversi riabituare alla vita di tutti i giorni e alla prospettiva di cercare un lavoro e di prepararsi il cibo, oltre a tenere un video-diario delle loro esperienze. Realizzato in collaborazione con Joe Gibbons, il video offre una serie di situazioni dallo humor stravagante e quasi “nero”, toccando da vicino i temi della solitudine, della salute, dell’anormalità e delle pulsioni di morte.
Tunic (Song for Karen) (Tunica – Canzone per Karen), 1990
video, colore, sonoro, 6′ 17″
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Realizzato in collaborazione con la band di post- rock sperimentale Sonic Youth, questo video musicale è dedicato alla tragica figura di una celebre pop star statunitense degli anni Settanta (Karen Carpenter) e ai suoi problemi con l’anoressia.
Model Release, Par-Schizoid-Position, and Test (Versione modello, Posizione paranoica schizoide, Prova), 1992
video, colore, sonoro, 11’44”
Acquistato con il contributo di Compagnia di San Paolo
Model Release (Versione modello), 1992
video, colore, sonoro, 3’2 4″
In questo breve video, una figura femminile che tiene in braccio quello che sembra un fantoccio, recita testi legali istituendo un parallelo fra schiavitù, prostituzione e la possessione dello spirito attraverso le pratiche della macchina dei media.
Par-Schizoid-Position (Posizione paranoica schizoide), 1992
video, colore, sonoro, 2’53”
Interpretato da Kim Gordon, il video mostra il volto della performer sovrapposto a sfondi
astratti, mentre scorre un flusso di pensieri.
Test (Prova), 1992
video, colore, sonoro, 5’23”
Analogamente a Par-Schizoid-Position (Posizione paranoica schizoide), in Test (Prova) il volto della performer Karen Finley viene associato a sfondi astratti e a flussi di pensiero.