Mimmo Paladino

Fin dalle sue prime mostre – quali le due personali del 1977 presso le gallerie di Lucio Amelio a Napoli e Giorgio Persano a Torino – Mimmo Paladino è autore di una ricerca ininterrotta sul senso, sulla storia, sulle tecniche e le pratiche, sugli archetipi e le possibilità conoscitive ed espressive della pittura, posta in dialogo con la dimensione ambientale in cui essa appare allo spettatore. Affermatosi quale esponente di primo piano delle linee di ricerca afferenti alla Transavanguardia, che esordisce a livello internazionale alla Biennale di Venezia del 1980, Paladino articola fra loro astrazione e figurazione creando immagini che evocano un universo sospeso, arcano e primitivo ma al contempo generativo e aurorale, in cui materie, forme e colori si calibrano in strutture segniche semplificate e essenziali. Le quali, a partire dalla metà degli anni Ottanta, si caratterizzeranno per una sempre più stretta interconnessione tra pittura, scultura e installazione, combinando fra loro monocromia e policromia, scansioni pittoriche piatte e inserti scultorei tridimensionali, visione frontale e prospettiva spaziale.

 

In Alma, opera della metà degli anni Novanta, Paladino Inserisce sulla superfice di sfondo della tela, dipinta con una duplice campitura di due verdi differenti, un inserto obliquo di pittura rossa, quasi un quadro nel quadro che sembra suggerire una possibilità di penetrazione all’interno della tela stessa. In essa si scandiscono il profilo di tre teste anch’esse dipinte in rosso, quello di un busto al cui interno, come se esso fosse cavo, una mano regge insieme a altri segni simbolici un’altra testa dipinta di profilo e alcune forme misteriose simili a cippi, uno dei quali solcato da una croce – simbolo al contempo di sacrificio e rinascita. Sfera della vita e della morte, della realtà e dell’artificio, convivono del resto inestricabilmente in queste figure allegoriche in cui, in particolare, il riferimento alla figura umana appare esprimere la molteplice potenzialità della rappresentazione e interpretazione artistica: corpi, statue, effigi, teschi, scheletri, maschere assumono un rilievo che immerge lo spettatore in una meraviglia e in uno stupore epifanici.

 
[AV]